Le operazioni di vaccinazioni subiranno dei ritardi a chi dovrà essere somministrata la fatidica seconda dose
A Cosenza mancano i vaccini, anche se domani ne arriveranno 7000 ma saranno comunque insufficienti per il richiamo a chi è stata inoculata la prima dose. Infatti fino ad oggi solo al 40% è stata somministrato il richiamo, quello che va ad immunizzare definitivamente dal covid19.
Una quantità insufficiente che provocherà disfunzioni organizzative, come sta accadendo da qualche settimana a questa parte, perché la seconda dose a chi viene somministrato il vaccino Pfizer va inoculata entro il 21mo giorno o al massimo il 28mo, anche se come riportato nelle linee guida la seconda dose può essere inoculata entro il 41mo giorno.
E con questi numeri, considerato che comunque ogni settimana vengono vaccinati nuovi pazienti, è evidente che le operazioni di vaccinazioni subiranno dei ritardi a chi dovrà essere somministrata la fatidica seconda dose. Un rinvio che comunque non dovrebbe compromettere chi ha già ricevuto la prima di dose, perché poi alla fine nessuno dovrebbe andare oltre il limite del 41mo giorno, almeno si spera.
Ed ecco allora la preoccupazione del primo cittadino bruzio, https://www.tempostretto.it/news/covid-allospedale-di-cosenza-medicina-viene-trasformato-in-reparto-covid-e-i-vaccini.htmlil quale ha scritto al commissario Figliuolo e al presidente f.f. della Regione Calabria, lamentando la mancanza di vaccini a Cosenza ed in provincia e che trova riscontro anche tra il personale medico dislocato nei vari centri vaccinali della provincia in quanto questo ritardo sta creando difficoltà, nel riorganizzare i calendari dei pazienti che vengono rimandati a causa della mancanza per l’appunto dei vaccini.
