I due sindacati non contestano la scelta del sindaco, ma temono che i mancati incassi possano mettere in difficoltà la nuova Atm
Tra le misure che il Comune di Messina metterà in campo per questa seconda fase dell’emergenza Covid, il sindaco De Luca ha annunciato anche il ritorno dell’esenzione del pagamento della Ztl su tutto il territorio urbano a partire dal prossimo 2 novembre. Pare per la durata di due mesi . Sull’argomento intervengono Filt Cgil e UIltrasporti che chiedono subito un confronto per non rischiare di far pesare questa scelta solo su Atm. I sindacati dicono che servono correttivi , perché un secondo lockdown potrebbe avere impatti devastanti sui bilanci di una Spa.
I timori di Fila Cgil e Uiltrasporti
“Senza entrare nel merito di scelte meramente politiche volte nelle intenzioni a sostenere il tessuto commerciale, esprimiamo forte preoccupazione invece per i bilanci di ATM Spa – commentano Carmelo Garufi e Michele Barresi segretari di Filt Cgil e UIltrasporti Messina – già fortemente provati in questi mesi da inevitabili cali di frequentazione dei bus e da un progressivo depotenziamento già in atto di tutto il settore Ztl. Lo stesso sindaco indica in 480 mila euro la perdita preventivata nelle casse comunali e di ATM – continuano i sindacalisti – ma con gli esercizi commerciali aperti, a differenza degli scorsi mesi primaverili di lockdown totale, temiamo che il conto possa essere ben più alto, considerando anche l’eventuale esenzione nel periodo natalizio”.
I rischi per una Spa
“Forti sono i timori per quella che oggi è una società per azioni con precisi obblighi di bilancio da rispettare – continuano Garufi e Barresi – nata solo da pochi mesi in un periodo di per se complicato per tutto il Tpl e che da subito ha operato scelte di forte contrazione delle risorse adibite al controllo dei lotti di Ztl . Già dai piani aziendali del “Salva Messina” era stata prevista dall’amministrazione una riduzione di ausiliari al traffico, ma solo quando sarebbe subentrata l’automazione del controllo e pagamento della sosta nelle zone blu del centro. Invece, senza alcuna innovazione tecnologica, non si è esitato ugualmente a ridurre in via unilaterale il numero degli operatori impiegati. Ad oggi, sia per il controllo delle regole Covid, ma soprattutto per scelta aziendale, il personale addetto alla Ztl è pressoché dimezzato e temiamo che già questo di per se porti ad un notevole calo di incassi in quello che è sempre stato un polmone economico importante per ATM.
Esentare nuovamente dal pagamento la Ztl per ulteriori due mesi, dopo intere zone blu pedonalizzate per scelta politica dallo scorso mese di agosto e sottratte alla sosta, senza prevedere adeguati correttivi, potrebbe essere il colpo di grazia per questo settore e per le casse aziendali – continuano i sindacati – che temiamo rappresenti il preludio per successive scelte “obbligate” di esternalizzazione delle attività”. Rispettiamo le determine politiche del sindaco se d’aiuto all’economia cittadina – concludono Garufi e Barresi – ma se si è voluta una società per azioni a gestire il trasporto pubblico occorre che alle stesse scelte corrispondano necessarie garanzie per la sostenibilità dei bilanci di ATM con dovuti correttivi nel contratto di servizio che vede il comparto dei parcheggi con bilancio separato dal Tpl. +
Per ultimo, ma non per importanza, l’utilizzo degli ausiliari del traffico che, ove si decidesse di sospendere la Ztl, rappresenterebbero l’unico baluardo possibile alla sosta selvaggia che, con negozi aperti specie alla vigilia delle festività natalizie vedrà impazzire la mobilità del centro cittadino.
Ma una volta che non esistevano, non si stava meglio?
Sicuramente buona l’iniziativa, pessimo il solito atteggiamento dei sindacati!