Covid Nebrodi, scuole chiuse in 18 comuni. Sindaci denunciano: tamponi in tilt

Covid Nebrodi, scuole chiuse in 18 comuni. Sindaci denunciano: tamponi in tilt

Alessandra Serio

Covid Nebrodi, scuole chiuse in 18 comuni. Sindaci denunciano: tamponi in tilt

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martedì 19 Gennaio 2021 - 11:12

Scuole chiuse fino al 31 gennaio in 18 comuni dei Nebrodi dove i sindaci denunciano: tracciamento in tilt, impossibile gestire il rischio contagio coronavirus

Resteranno chiuse fino al 31 gennaio prossimo, per il rischio contagio coronavirus, le scuole di 18 comuni dei Nebrodi.

Lo hanno deciso i sindaci ieri sera dopo un tavolo tecnico “virtuale” alla fine del quale hanno lanciato un duro atto d’accusa rispetto alla gestione sanitaria dell’emergenza: il sistema di tracciamento dei contagi è in tilt e malgrado le richieste non è stato possibile istituire una corsia preferenziale, nel lavoro delle USCA, per le scuole.

Così i primi cittadini battono bandiera bianca e preferiscono chiudere prudenzialmente gli istituti scolastici, malgrado di fatto la situazione nel comprensorio sembra sotto controllo – sono tanti i comuni che hanno aderito dove i casi positivi sono pochissimi.

Bambini a casa fino al 31 gennaio, quindi, a Capo d’Orlando, Capri Leone, Torrenova, Sant’Agata Militello, Tortorici, Frazzanò, Sinagra, Longi, Galati Mamertino, Ucria, Raccuja, Castell’Umberto, Alcara Li Fusi, Naso, Militello Rosmarino, San Fratello, San Salvatore di Fitalia, Mirto.

Le ragioni della “serrata scolastica” sono state messe nero su bianco dai primi cittadini dei centri del 31esimo distretto sanitario alla fine del tavolo tecnico. Nel documento i sindaci ribadiscono che anche lì dove i casi non erano numerosi, è comunque difficile tenere sotto controllo la situazione, che nelle ultime settimane è peggiorata, sotto il profilo gestionale.

In particolare spiegano che la mancata attivazione di una corsia preferenziale per le scuole nell’operato delle USCA ha avuto come conseguenza che “in caso di sospetta positività, allievi e operatori rimarrebbero isolati insieme alle famiglie a tempo indeterminato. Nulla è stato fatto per velocizzare l’esecuzione dei tamponi, per il tracciamento dei positivi; anzi, la scelta mdi delegare ai medici di famiglia, già oberati di lavoro, non ha fatto che rallentare la macchina amministrativa”.

(la foto d’apertura è un’immagine di archivio relativo ad una scuola della città di Messina, adoperata al solo scopo illustrativo)

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