Crac Italgeo, la sentenza sul fallimento sospetto

Crac Italgeo, la sentenza sul fallimento sospetto

Alessandra Serio

Crac Italgeo, la sentenza sul fallimento sospetto

martedì 05 Dicembre 2023 - 07:40

Due condanne e tante assoluzioni nella sentenza di primo grado che ha ricostruito la parabola della società di trivellazioni dei Barbera

Si chiude con 2 condanne rigorose, la conferma dei sequestri, ma con l’impianto accusatorio comunque ridimensionato, il processo per il crac della Italgeo, l’impresa di trivellazioni dei fratelli Barbera, secondo la Procura di Messina “liquidata” (nei fatti) con un fallimento pilotato.

La sentenza

La prima sezione del Tribunale (presidente Grimaldi) ha infatti disposto tante assoluzioni. I giudici hanno anche scagionato i due condannati da diversi capi di imputazione. L’inchiesta, portata avanti dalle Fiamme Gialle di Messina, ruotava attorno al crac dell’impresa Italgeo e ad alcune sottrazioni di denaro, per quasi 2milioni di euro, avvenute poco prima del fallimento. Ecco il verdetto: 8 anni per Giuseppe Barbera, 5 anni e 4 mesi per Claudio Barbera, assolti da due capi di imputazione “perché il fatto non sussiste”. Assolti da tutte le accuse contestate Gianfranco Alessandro, Aurelio Micali, Maria Leonardis, Antonino Scopelliti, Gaetano Piraino, Gaetano Massimiliano Salamone e Francesca La Rosa. Confiscati tutti i beni e le quote sequestrate a marzo 2017: le azioni della Geap, della Progettografica, della Geotecnica, mentre cade la misura per la Teknogeo, che torna ai titolari insieme ai conti correnti. I giudici, infine, hanno trasmesso in Procura i verbali relativi alle dichiarazioni di una testimone che non li ha convinti. Saranno gli accertamenti a fugare i dubbi sulla veridicità della sua testimonianza.

Impegnati nelle difese gli avvocati Diego Foti, Manuela Mancuso, Carmelo Vinci, Sebastiano Gentile, Candeloro Olivo, Aldo Lombardo, Francesco De Domenico, Enza De Rango e Gaetano Gemelli e Giuseppe Alvaro.

La vicenda

I giudici quindi hanno limato l’elenco dei fatti che secondo la Procura erano reato e “scremato” il numero delle persone effettivamente coinvolte nella bancarotta fraudolenta contestata al managment dell’impresa, dichiarata fallita nel 2015. Al centro degli accertamenti della Guardia di Finanza, sfociati nel sequestro del marzo 2017, sono finite le movimentazioni sospette per circa 2 milioni di euro. L’ipotesi del Pubblico Ministero Antonio Carchietti, titolare del caso, era che il fallimento della Italgeo sia stato pilotato, ossia che alcuni passaggi compiuti prima della dichiarazione di fallimento fossero stati operati per sottrarsi ai creditori. Sotto la lente soprattutto alcune cessioni di rami d’azienda.

Un commento

  1. L’avvocato Militi era presente nella prima parte del processo, dopo ha rinunciato all’incarico di difesa di aurelio micali.
    aurelio micali è stato difeso dall’avv Diego Foti.
    saluti
    aurelio micali

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