L’ultimatum dei sindaci “autonomisti” a Lombardo. Lo Monte: «E’ un uomo solo al comando»

L’ultimatum dei sindaci “autonomisti” a Lombardo. Lo Monte: «E’ un uomo solo al comando»

L’ultimatum dei sindaci “autonomisti” a Lombardo. Lo Monte: «E’ un uomo solo al comando»

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lunedì 26 Settembre 2011 - 08:39

Il deputato di Graniti chiama a raccolta i rappresentanti degli enti locali “delusi” dal presidente della Regione. Che diserta i “Cantieri delle autonomie” di Motta Camastra senza «motivi ufficiali». Sul piede di guerra anche il presidente del consiglio comunale di Messina Previti

Il grido d’allarme al presidente della Regione Raffaele Lombardo, una sorta di ultimatum politico fatto da sindaci, amministratori ed esponenti politici della provincia di Messina ha segnato la seconda e ultima giornata del programma “Cantieri delle autonomie” organizzato dal Mpa al Parco Geologico e Botanico dell’Alcantara nel comune di Motta Camastra. Ed in un certo senso “spiega” anche l’assenza dello stesso Lombardo, benché prevista proprio per l’ultima giornata “autonomista”. Sono stati ben 25 sindaci di Motta Camastra, Graniti, Francavilla, Gaggi, Malvagna, Santa Domenica Vittoria, Antillo, Limina, Gallodoro, Sant’Alessio, Cesarò, Pagliara, Mongiuffi Melia, Santa Teresa Riva, Monforte San Giorgio, Spadafora, Valdina, Santa Lucia del Mela, Mazzarrà Sant’Andrea, Rodì Milici, Fondachelli Fantina, Longi, San Fratello, e il Comune palermitano di Trabia; 9 tra assessori e vicesindaci di Ucria, Pace del Mela, Itala, Taormina, Novara di Sicilia, Sant’Agata Militello e Milazzo; 18 tra consiglieri ed esponenti politici dei Comuni tra i quali il presidente del consiglio comunale del capoluogo Pippo Previti insieme a numerosi consiglieri di quartiere più presidenti e responsabili di associazioni e movimenti del territorio provinciale hanno richiesto a gran voce che il governo regionale e il presidente Raffaele Lombardo diano risposte immediate ai progetti di sviluppo del territorio o altrimenti le amministrazioni porteranno avanti le «iniziative opportune».

A coordinare i vari interventi, alcuni molto accesi come quelli dei sindaci di Sant’Alessio, Giovanni Foti, e di Francavilla di Sicilia, Salvatore Nuciforo, il deputato nazionale del Mpa Carmelo Lo Monte che ha detto: «Inutile aspettarsi soluzioni dal presidente Lombardo perché nessun uomo solo al comando potrà mai avere le ricette giuste per i nostri territori; vogliono accorpare o sciogliere gli enti locali quando invece la Sanità in Sicilia, negli ultimi dieci anni, ha triplicato la spesa arrivata a costare oltre 10 miliardi di euro mentre i fondi delle autonomie locali sono stati ridotti a meno di 500 milioni di euro; sognavamo un cambiamento con il movimento per le autonomie, abbiamo ottenuto grandi risultati elettorali, raggiunti grazie ai Comuni, soprattutto alle elezioni nazionali, nel 2006 e nel 2008, ma se la Regione non prende iniziative non potremo continuare così per molto tempo ancora». Nel corso della due giorni gli interventi di esperti e tecnici di energie rinnovabili, rifiuti e acqua hanno illustrato i progetti che darebbero linfa economica alle casse oggi al verde degli enti locali portando anche occupazione senza l’intermediazione della Regione che a sentire gli amministratori crea ostacoli o resta sorda alle richieste. Tra le proposte che già alcuni Comuni, come Graniti, stanno portando avanti ci sono gli uffici Sviluppo ed Energie, la nascita di impianti di biomassa per la produzione di energia elettrica e gli sportelli di Sviluppo Italia. «Dobbiamo dare ai giovani idee, speranze, i Comuni possono e devono fare qualcosa – ha proseguito Lo Monte – occorre coinvolgere la gente e tornare tra la gente ma questa politica non prende decisioni e noi non possiamo più aspettare».

Fortunato Romano, già deputato regionale ed esponente del Mpa, ha sottolineato questo nel sabato “caldo” di politica: «Lombardo deve fare uno sforzo per una nuova gestione degli enti locali, non è possibile stare a guardare proposte che non ricevono una risposta, e pensare che nonostante le numerose vittorie elettorali siamo opposizione ma dobbiamo continuare a credere che le cose possano cambiare ma non possiamo essere lasciati soli». Romano, che ha concluso venerdì la prima giornata dei Cantieri, crede che la due giorni delle Gole dell’Alcantara nel Comune del sindaco Andrea Scarpignato possa essere un motivo di riconciliazione ma a Motta Camastra, nonostante l’invito, il presidente della Regione Lombardo ha disertato l’impegno. Non si conoscono i motivi ufficiali, ma è probabilmente un ulteriore indizio di crepe sempre più grandi che vanno formandosi nella compagine autonomista. Romano ha pure annunciato l’idea di realizzare un primo “Quaderno” dei Cantieri delle autonomie per aggiornare le cose da fare, le idee e i progetti di amministratori pubblici, movimenti e associazioni. Il programma, dunque, proseguirà nelle prossime settimane in altri Centri della provincia. Il deputato regionale Lino Leanza, già assessore regionale ed ex segretario regionale del Mpa, ha seguito la strada di Lo Monte nella richiesta di un cambio di passo al governo regionale: «Noi oggi potevamo essere il buon esempio della politica ma a questo punto dobbiamo fare noi sistema, dobbiamo ripartire noi attraverso i Comuni e i movimenti del territorio, se il partito non risponde ai territori non moriremo di certo ma assumeremo tutte le iniziative del caso, faremo altro ma non si può fare politica così quando le istanze dei territori non vengono recepite». Oggi, nella giornata conclusiva dei Cantieri delle autonomie si è pure parlato dei “Fondi comunitari per lo sviluppo: costruire imprese con i giovani per un’economia produttiva”.

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