Lavori sulla conduttura, l'Amam: "16 ore di anticipo sulla tabella di marcia a breve i test"

Lavori sulla conduttura, l’Amam: “16 ore di anticipo sulla tabella di marcia a breve i test”

F.St.

Lavori sulla conduttura, l’Amam: “16 ore di anticipo sulla tabella di marcia a breve i test”

Tag:

F.St. |
martedì 27 Ottobre 2015 - 12:26

Se tutto procederà senza intoppi a breve potrebbe operarsi la stima esatta della tempistica di normalizzazione del servizio, che potrebbe avvenire a partire da domani sera. L'Amam è fiduciosa, la saldatura è stata completata, in queste ore le prove per testare la tenuta.

«Procede ad altissima velocità la macchina organizzativa di Amam che, spinta dalla consapevolezza dell’importanza che il servizio idrico riveste per l’intera collettività ha guadagnato oltre 16 ore di anticipo sulle previsioni di ripristino a normalità, grazie all’impegno sinergico ed efficiente di tutte le componenti tecniche, organizzative e istituzionali dell’Azienda, sia sui luoghi che dalla sede». E’ quanto comunica l’azienda acque che da ieri sta lavorando no stop per risolvere nel più breve tempo possibile un’emergenza che sta mettendo in ginocchio la città.

L’Amam è fiduciosa: i lavori stanno procedendo a ritmi serratissimi e se tutto andrà bene già oggi pomeriggio si potrà sapere con più precisione quando la città sarà fuori dall’emergenza idrica. Per avere di nuovo l’acqua in casa si dovrà comunque attendere fino a domani sera, ma sarà l’Amam a tenere informati i cittadini dopo i test che si svolgeranno nel pomeriggio.

«Nel corso della notte, nonostante le difficoltà di accesso all’area invasa dal fango, si è potuto intervenire direttamente sulla condotta da 1000 millimetri di diametro interrotta a causa della frana nel territorio di Calatabiano, realizzandone la saldatura in sito. Una volta completata questa operazione, prevista per il primo pomeriggio di oggi, la condotta verrà posta in pressione e, da questa sera, potrebbe avviarsi un primo test con l’immissione dell’acqua per il riempimento dei serbatoi cittadini, dai quali poi partirà l’effettiva erogazione idrica a tutta la città».

Quindi tutto dipenderà dall’esito delle prove di oggi pomeriggio. «Se tutto procederà senza intoppi nel tardo pomeriggio di oggi potrebbe operarsi la stima esatta della tempistica di normalizzazione del servizio, che potrebbe avvenire a partire da domani sera». Il presidente dell’Amam Leonardo Termini garantisce dunque che entro oggi si potrà sapere con certezza quanto ancora si dovrà attendere. Dipenderà tutto dai test.

Soddisfatto di come procedono le operazioni è il sindaco Accorinti: “La città ha affrontato in maniera esemplare la peggiore crisi di approvvigionamento idrico mai sperimentata, oramai orientata a un rapidissimo superamento. L’Amam è intervenuta immediatamente sul posto, mobilitando già sabato mattina l’intera dirigenza, gli operai e i macchinari. Purtroppo la continuazione del fenomeno franoso, la necessità di coordinarsi con le autorità locali, la posizione impervia del luogo dell’incidente e la necessità di realizzare appositamente una inesistente strada d’accesso hanno ritardato l’avvio delle operazioni dirette di riparazione del danno. L’impressionante lavoro eseguito dagli uomini dell’Amam, durato senza sosta per tutta la notte, unitamente alla tenuta delle condizioni atmosferiche, ha consentito di recuperare il tempo perduto e di realizzare a tempo record una riparazione particolarmente complessa sotto il profilo tecnico. Oggi la riparazione potrà essere completata e potrà riavviarsi la messa in pressione del sistema e il riempimento dei serbatoi, pervenendo con dodici ore di anticipo sulla tabella di marcia alla normalizzazione del servizio.

Allo stesso tempo la macchina comunale della Protezione Civile e dei Lavori Pubblici si è immediatamente mobilitata, definendo con l’Amam il più razionale sistema di approvvigionamento in acquedotto, programmando l’utilizzo di tutte le risorse disponibili e preordinando un piano di intervento tempestivamente coordinato in Prefettura con tutti gli attori istituzionali (Protezione Civile, Esercito, Marina, Guardie Forestali e Forze dell’Ordine), in modo da garantire l’approvvigionamento ai presidi essenziali (es.: ospedali) e l’attivazione anche di alcuni punti di fornitura idrica al pubblico con autobotti. Pur tra i gravi disagi patiti dai cittadini, il sistema di intervento ha funzionato molto bene.

Il sindaco Accorinti esprime il suo vivissimo ringraziamento a tutti coloro che si sono adoperati con grande professionalità per alleviare il disagio dei cittadini e, in particolare, ai servizi comunali e agli altri attori istituzionali che hanno presidiato la città e soprattutto ai lavoratori e ai dirigenti dell’Amam, il cui generoso e ammirevole impegno ci consente di dire adesso che l’emergenza è in via di rientro in tempi minori di quanto programmato. Un grande ringraziamento va anche ai responsabili di strutture, attività, uffici, esercizi e ai cittadini tutti che hanno compreso la gravità della situazione e l’impegno profuso, attenendosi scrupolosamente alle istruzioni ricevute. La situazione resta comunque molto delicata, perché il dissesto e la fragilità del territorio e le previsioni di pioggia intensa del prossimo fine settimana impongono immediati interventi di protezione, già programmati e che saranno posti in essere appena conclusa la prima fase emergenziale, per prevenire il ripetersi di episodi altrettanto gravi, che porrebbero nuovamente a rischio la fornitura idrica della città.

F.St.

6 commenti

  1. minghia chi sunu bravi………

    0
    0
  2. minghia chi sunu bravi………

    0
    0
  3. Sedici ore di anticipo? Accorinti ha ragione. Questa citta’ merita il Nobel per la Pace. I messinesi lo meritano per la loro innata capacita’ di sopportazione, per la loro tolleranza, per la mitezza d’animo. La 13a citta’ d’Italia, metropolitana (!), che ogni giorno affronta un’emergenza da terzo mondo e non reagisce, ma spera e aspetta. Prima i rifiuti, poi l’acqua, e i tir, e gli allagamenti, e gli alberi che si schiantano, e le frane sulle strade e le autostrade, e i viadotti che restano ad una corsia per anni, e il porto che si insabbia ogni settimana, e lo Stretto sempre piu’ largo per le FS che ci hanno piantato e mi sono stancato di fare l’elenco. Vogliamo il Nobel. Oppure ridateci una dignita’. Riportateci in Europa.

    0
    0
  4. Sedici ore di anticipo? Accorinti ha ragione. Questa citta’ merita il Nobel per la Pace. I messinesi lo meritano per la loro innata capacita’ di sopportazione, per la loro tolleranza, per la mitezza d’animo. La 13a citta’ d’Italia, metropolitana (!), che ogni giorno affronta un’emergenza da terzo mondo e non reagisce, ma spera e aspetta. Prima i rifiuti, poi l’acqua, e i tir, e gli allagamenti, e gli alberi che si schiantano, e le frane sulle strade e le autostrade, e i viadotti che restano ad una corsia per anni, e il porto che si insabbia ogni settimana, e lo Stretto sempre piu’ largo per le FS che ci hanno piantato e mi sono stancato di fare l’elenco. Vogliamo il Nobel. Oppure ridateci una dignita’. Riportateci in Europa.

    0
    0
  5. Qui il discorso sarebbe lungo… x farla breve… il nostro caro sindaco fin ora da buon messinese ha fatto tante chiacchiere e una, dico una, cosa non l ha risolta… anzi mi correggo. .. ha fatto quella inutilissima e quasi inesistente corsia ciclabile… adesso si che è una città vivibile…

    0
    0
  6. Qui il discorso sarebbe lungo… x farla breve… il nostro caro sindaco fin ora da buon messinese ha fatto tante chiacchiere e una, dico una, cosa non l ha risolta… anzi mi correggo. .. ha fatto quella inutilissima e quasi inesistente corsia ciclabile… adesso si che è una città vivibile…

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007