Tutto dipende dalle condizioni di fattibilità delle aree dove è possibile produrre energia atomica
Entro fine mese dovrebbe essere firmato l´accordo Italia-Usa sulla produzione di energia nucleare. Una decisione che ci interessa da vicino visto che numerose fonti giornalistiche attribuiscono al ministro dello Sviluppo economico Scajola l´intenzione di prevedere l´insediamento di una centrale nucleare in Sicilia, a Termini Imerese. L’accordo “di sistema” tra l’Italia e gli Usa preannunciato da Scajola dovrebbe infatti essere seguito a distanza di pochi giorni da un secondo memorandum, in questo caso tra il gruppo americano Westinghouse – controllato dalla giapponese Toshiba – e Ansaldo Energia, che consentirà alla società italiana di inserirsi nel business dell’atomo, riapertosi in Italia dall’accordo tra Enel ed Edf ventidue anni dopo il referendum che nel 1987 decise la chiusura delle centrali italiane.
Dall’accordo dunque si saprà quali sono le caratteristiche di idoneità dei siti dove impiantare centrali atomiche. Tra le varie condizioni, in particolare, i luoghi non devono essere esposti a rischio sismico, devono disporre di acqua necessaria agli impianti delle torri di raffreddamento dei reattori ed essere in zone poco antropizzate. Caratteristiche queste di cui Termini Imerese, dove si aggiunge anche il problema della possibile dismissione dell’impianto Fiat, sembra disporre.
La voce ha scosso la cittadina palermitana in quanto la prima centrale nucleare che verrà realizzata in Italia potrebbe sorgere proprio lì. Tutta la vicenda nasce da un presunto intervento di Scajola presentato per primo dal sito Internet affaritaliani.it che raccontava come il ministro dello Sviluppo economico, avrebbe già il sostanziale via libera all´insediamento di una futura centrale riconvertendo la Fiat di Termini.
Affermazione questa che, come si può ben capire, ha messo in allarme la popolazione della città scatenando immediatamente una pioggia di risposte istituzionali che, in maggioranza negano l´esistenza di un progetto su Termini ma non escludono l´eventualità che un piano in futuro possa essere realizzato. Ecco una serie di dichiarazioni rilasciate negli ultimi giorni.
“È un´ipotesi completamente campata in aria – ha affermato il sindaco di Termini, Salvatore Burrafato -. Per questa ragione non mi sento nemmeno di affrontarla”. Per quanto possa essere “campata in aria”, l´ipotesi avanzata dal noto giornale economico online individua proprio nello stabilimento Fiat il possibile sito della prima centrale atomica nella nostra regione. Sulla questione è intervenuta anche la Cgil: “La riconversione dall´auto al nucleare non soltanto è sbagliata, ma sarebbe persino paradossale per il futuro del Paese”, dice Gianni Rinaldini, segretario generale della Fiom.
Raffaele Lombardo interviene sulla questione e rivendica i poteri dell´autonoma siciliana: “In materia di localizzazione di siti per la produzione di energia – ha detto Lombardo – la Regione ha competenza esclusiva. Con tutto il rispetto per i tecnici del ministero delle Attività produttive, abbiamo più volte ribadito le condizioni per la collocazione di centrali nucleari in Sicilia: assoluta sicurezza, notevole convenienza e pronuncia positiva delle popolazioni interessate. Senza che queste tre condizioni si realizzino, a scanso di equivoci, saremo di avviso contrario”.
Scettico sulla realizzazione di un impianto atomico a Termini Imerese si dice Nicola Vernuccio, dirigente generale dell´assessorato all´Industria: “A Termini – osserva – esiste già una centrale elettrica a turbo gas. È mai possibile che lì accanto ci costruiscano una centrale nucleare?”. Magari, se l´Enel scegliesse l´atomo invece del gas, si potrebbe realizzare. Ma l´Enel da Roma nega che ci sia qualcosa in piedi: “Finché il ministro non firmerà il decreto che stabilisce quali caratteristiche precise debba avere un sito, è inutile cercarlo. Attendiamo”. E nell´attesa, ormai agli sgoccioli visto che il 28 di questo mese ci dovrebbe essere l’incontro, a Termini la preoccupazione cresce. Dovremmo cominciare a preoccuparci anche noi?
