Accusato di simulazione di reato, Andrea Vecchio, simbolo degli imprenditori che si sono ribellati al racket del pizzo

Accusato di simulazione di reato, Andrea Vecchio, simbolo degli imprenditori che si sono ribellati al racket del pizzo

Accusato di simulazione di reato, Andrea Vecchio, simbolo degli imprenditori che si sono ribellati al racket del pizzo

sabato 24 Ottobre 2009 - 18:22

Nell'aprile del 2008 è stata incendiata un'auto aziendale in un cantiere di Castroreale di cui cui Vecchio era socio

La procura di Catania ha disposto una citazione immediata a giudizio nei confronti del presidente dell’Ance di Catania, Andrea Vecchio, uno dei primi imprenditori ribellatosi al racket del pizzo, accusato di simulazione di reato. Il fascicolo è stato incardinato dopo la denuncia di Vecchio su due telefonate ‘mute’ giunte in una notte del marzo 2008 alla sua abitazione. Le indagini svolte dai carabinieri non hanno trovato riscontro alle due chiamate.

Gli attentati ai cantieri di Andrea Vecchio cominciano nell’estate del 2007, quando vennero presi di mira i siti di Catania e di Santa Venerina, che subirono tre incendi dolosi in tre giorni. Poi nell’aprile del 2008 viene data alle fiamme un’auto aziendale in un cantiere di Castroreale, in provincia di Messina, di cui Vecchio era socio. L’imprenditore, che vive sotto tutela dopo le minacce ricevute, si dice -amareggiato- e con una nota, prosegue affermando che -di ben altra gravita’, nei mesi precedenti, erano state le concrete intimidazioni poste in essere nei miei confronti e non avevo certo motivo di sollecitare altre indagini. Mi risulta che a seguito del verbale redatto dai carabinieri la Procura della Repubblica di Catania ha avviato indagini, acquisendo i tabulati telefonici -ricorda Vecchio- dai quali pero’ non sarebbero emersi i due contatti telefonici-.

-Sulla scorta di cio’ il Signor Procuratore della Repubblica – continua Vecchio- ha deciso di rinviarmi a giudizio per un reato da me mai commesso. Ritengo a ragione, a questo punto, che un qualche problema tecnico abbia fatto si’ che le due telefonate da me ricevute non siano state registrate nel sistema informatico del gestore telefonico. Ferma restando la mia piu’ assoluta fiducia nell’operato delle forze dell’ordine e della magistratura che tanto hanno fatto per me in questi travagliati lunghi anni -conclude Vecchio- chiedero’, se possibile, al giudice di anticipare l’udienza di trattazione del procedimento-. La procedura, che salta la richiesta di rinvio a giudizio davanti al gip, avrà inizio con la prima udienza del processo prevista per il 1 giugno del 2010.

Dopo le denunce dell’imprenditore furono ben 64 gli industriali dell’Isola che cominciarono a collaborare con forze dell’ordine e la magistratura.

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