Allarme droga tra i giovanissimi: “Far riscoprire la noia, questa l'unica prevenzione possibile-

Allarme droga tra i giovanissimi: “Far riscoprire la noia, questa l’unica prevenzione possibile-

Allarme droga tra i giovanissimi: “Far riscoprire la noia, questa l’unica prevenzione possibile-

mercoledì 14 Novembre 2007 - 12:40

Che quello della droga rappresenti ancora un mercato più che florido è stato confermato anche dagli avvenimenti di cronaca degli ultimi giorni.

Ma ciò che colpisce ulteriormente è il fatto che gli spacciatori abbia dichiarino spesso che parte della “roba- è dedicata ai giovanissimi.

Un’abitudine, quella degli adolescenti, che si sta radicando sempre di più, nonostante i segnali di allarme lanciati dai sondaggi e dagli esperti del settore. Proprio qualche giorno fa, infatti, un rapporto stilato dalla Federserd (Federazione Italiana degli Operatori dei Dipartimenti e dei Servizi delle Dipendenze) ha reso nota la pessima consuetudine di chi, avendo un’età compresa tra i 13 ed i 18 anni, ha scoperto il mix alcol – cocaina.

Un trend registrato a livello nazionale, dunque, ma ciò vale anche per i nostri ragazzi?

Lo abbiamo chiesto al dottor Dario Mazzagatti, psicologo che opera nella Lam (Lega antidroga messinese).

“Sicuramente l’età dei consumatori di droga si è notevolmente abbassata, così come posso confermare la consuetudine di ricorrere a dei mix. Occorre, però, fare delle precisazioni: oggi la poliassunzione è quasi funzionale al momento che ci si appresta a vivere. C’è una droga per rilassarsi, una per tirarsi su, una per essere euforici e così via…

Purtroppo, però, esistono delle sostanze cui nessuno fa caso: mi riferisco in particolare ai farmaci, la cui dipendenza è divenuta allarmante grazie alla facile reperibilità degli stessi, soprattutto negli armadietti di casa-.

– Ma scusi, in questo caso i genitori non si accorgono della mancanza dei medicinali?

“Non sempre; a volte l’assunzione è relativa a sostanze in gocce, oppure si tratta di medicinali che i genitori hanno usato per poco tempo per poi riporli. In questi casi è veramente difficile accorgersi della mancanza di qualche goccia o qualche compressa-.

– Parlavamo, dunque, di una poliassunzione. Perché i ragazzi di oggi sentono quest’esigenza? Non c’è più la paura di essere scoperti dai genitori?

“Ma quanto stanno a casa i giovani? Nessuna sostanza ha un effetto talmente prolungato da poter essere scoperto a distanza di ore! E mi permetto di affermare che il problema attuale è proprio questo. Oggi i nostri giovani sono chiamati a fare una vita troppo attiva, sono impegnati da mattina a sera, e quando non ce la fanno trovano il rimedio più giusto all’occasione. D’altra parte, l’uso della cocaina è stato, in qualche modo, sdoganato dalle vicende di Kate Moss e Lapo Elkann, personaggi mitizzati in seguito a scandali riferibili all’assunzione della sostanza. L’abbinamento dell’alcol avviene prevalentemente in discoteca, ma non per potenziarne gli effetti che, al contrario, vengono in tal modo leniti. Si sniffa, si beve e si sniffa nuovamente, perché l’alcol attenua l’euforia da cocaina. E’ un serpente che si morde la coda…

Un’ultima riflessione. Il fatto che non si possa più fare riferimento a profili specifici di consumatori è dettata dalla convinzione che la poliassunzione non induca dipendenza e dal fatto che alcuni tipi di droga, vedi l’eroina, “marchiano- troppo il soggetto che ne fa uso. L’eroinomane si riconosce facilmente dall’ematoma che si forma sul braccio e viene respinto dalla società in quanto utilizzatore di siringhe fonti di un possibile contagio di Aids. Ed i ragazzi oggi non vogliono rimanere emarginati, anzi, si drogano per socializzare meglio-.

– E’ possibile effettuare una efficace prevenzione?

“Sì, ma si deve partire sin dall’infanzia. Come? Facendo riscoprire ai nostri figli il “gusto- della noia! Non assilliamoli con gli impegni, facciamo piuttosto che imparino ad avere tempo per se stessi, per la loro introspezione, per il loro relax-.

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