Alluvione. Gli sfollati continuano a chiedere aiuto: “Pronti a bloccare la città-

Alluvione. Gli sfollati continuano a chiedere aiuto: “Pronti a bloccare la città-

Alluvione. Gli sfollati continuano a chiedere aiuto: “Pronti a bloccare la città-

martedì 24 Novembre 2009 - 08:06

Oliva del “Comitato Giampilieri”: “Subito un programma per la messa in sicurezza della montagna e il rientro nelle case in uno/due mesi”. Domani presentazione di un nuovo comitato: “Tornare a Guidomadri”

Nella frenetica corsa alla ricerca di finanziamenti, una corsa che purtroppo in certi frangenti sembra procedere a vuoto, c’è chi ha bisogno di certezze: sono loro, i veri “protagonisti” dell’alluvione del primo ottobre, la maggior parte ancora alloggiati nelle strutture alberghiere della città, altri ospiti da amici e parenti, altri ancora in case in affitto; lì dove serpeggia la paura di venire abbandonati e, soprattutto di non poter mai più tornare a vivere la comunità.

Per cercare di concentrare le loro forze, gli abitanti di Giampilieri, Briga, Scaletta, Molino, Altolia ed Itala si sono piano piano organizzati in una serie di comitati spontanei nella speranza che, in gruppo, e non come “singoli”, possano riuscire a trovare un dialogo più agevole con chi si sta occupando di gestire la “loro” emergenza. Lo spirito che infatti anima l’istituzione di ogni nuovo comitato è sempre lo stesso: far valere la volontà di chi a tutti i costi vuole tornare ad abitare nelle proprie case, edifici danneggiati, semi danneggiati o che necessitano solo di interventi di messa.

E’ il caso del comitato “Tornare a Guidomandri” dal nome della piccola frazione di Scaletta Zanclea dove fortunatamente non ci sono state vittime ma solamente danni materiali. I componenti, che domani spiegheranno le loro ragioni nel corso della conferenza di presentazione che si terrà alle 11 nel Salone degli Specchi della Provincia, saranno appoggiati anche questa volta dall’associazione Consumatori Associati di Ernesto Fiorillo. I membri del nuovo organismo cittadino, scartata infatti l’ipotesi new town, affermano che basterebbe la sola messa in sicurezza di parte della collina su cui sorge la Frazione Guidomandri, per poter tornare ad abitare nella frazione di Scaletta.

Il presidente Gaetano Campanella dichiara infatti: “Riteniamo – ha spiegato il presidente del comitato Gaetano Campanella – che il ritorno nelle nostre abitazioni sia l’unica scelta giusta e responsabile, perché il 95% delle case è ancora agibile”.

“Daremo un’altra settimana alle istituzioni per mettere a punto un programma adeguato per la messa in sicurezza della montagna e per far rientrare entro un mese o due le prime persone a Giampilieri, ma se questo non dovesse accadere bloccheremo la citta’, ora siamo veramente arrabbiati-. A dichiararlo Giuseppe Oliva del Comitato Giampilieri, la frazione di Messina che ha subito piu’ danni nell’alluvione dello scorso 1 ottobre. -Finora abbiamo atteso fiduciosi – dice Oliva – ma non abbiamo ottenuto grandi risultati. Molti di noi sono stati spinti a lasciare gli alberghi, ma ancora non sono arrivati i soldi per l’affitto di casa, cosi’ gli sfollati pagano la pigione di tasca propria”.

”Per quanto mi riguarda – afferma Nino Lonia, che nella tragedia ha perso moglie e due figli – continuo a pagare il mutuo della mia casa distrutta, perche’ la banca non ha ancora sospeso il pagamento delle rate”. Oggi, intanto, a Giampilieri e’ arrivato un gruppo di studenti delle facolta’ di Ingegneria delle Universita’ di Messina e Reggio Calabria per seguire una lezione sulla morfologia del terreno e capire cio’ che e’ accaduto durante il nubifragio. (foto Dino Sturiale-correlati in basso gli ultimi articoli sull’argomento)

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