Un'altra tragedia colpisce Messina: bimbo rom di 4 anni travolto e ucciso da un'auto in via Santa Cecilia

Un’altra tragedia colpisce Messina: bimbo rom di 4 anni travolto e ucciso da un’auto in via Santa Cecilia

Un’altra tragedia colpisce Messina: bimbo rom di 4 anni travolto e ucciso da un’auto in via Santa Cecilia

domenica 01 Novembre 2009 - 20:40

Mirko è il quinto -angelo- a lasciarci nel giro di un mese dopo Ilaria, Francesco, Lorenzo e Federico

La tragedia più devastante ha colpito ancora. Messina è tramortita ancora una volta dalla morte di un piccolo angelo. Ed è il quinto in un mese esatto. Trentuno incredibili giorni di lutto per la città che credeva di aver già pagato un tributo immenso alla sorte. E, invece, ieri pomeriggio la nuova disgrazia. Mirko, un bambino rom di 4 anni, è morto dopo essere stato investito da un’auto in pieno centro, fra le vie Santa Cecilia e Natoli. Un attimo di disattenzione dei genitori, la sorte in agguato ed il piccolo improvvisamente ha attraversato la strada. Proprio in quel momento è sopraggiunta la Renault Twingo condotta da una donna che non ha potuto far nulla per evitare l’impatto. Sembrava che Mirko non fosse grave. Apparentemente presentava solo un taglio alla testa e così l’automobilista lo ha caricato in auto con i genitori e lo ha trasportato all’ospedale Piemonte. Qui la doccia fredda. I raggi hanno rivelato che Mirko presentava alcune lesioni interne. Era necessario trasportarlo d’urgenza in elisoccorso al Cannizzaro di Catania. Per i genitori e per l’investitrice è stato il panico. L’automobilista si è sentita male ed è stato necessario soccorrerla. E’ rimasta tre ore in osservazione al pronto soccorso del Piemonte mentre Mirko in ambulanza raggiungeva il Papardo. Un elicottero del 118 ha trasportato il bimbo rumeno a Catania insieme con il padre e la madre che non ha smesso un attimo di stringergli la mano e di parlargli. Ma forse Mirko già non poteva più sentirla. Il suo cuore ha cessato di battere intorno alle 15 mentre l’elicottero stava per atterrare a Catania. Solo a quel punto la notizia ha cominciato a diffondersi in città. Dall’ospedale Piemonte sono stati avvertiti gli uomini della sezione Infortunistica della Polizia Municipale intervenuti al comando del tenente Salvatore Marzo. Grazie al nominativo risultante dai registri del Piemonte gli agenti sono risaliti al nome della investitrice. Il sostituto procuratore di turno, Franco Chillemi l’ha iscritta sul registro degli indagati per omicidio colposo. Un atto dovuto in questi casi anche per consentire l’individuazione delle responsabilità. La Renault Twingo è stata sequestrata e sarà esaminata dai periti che dovranno ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente mortale. Il corpicino di Mirko si trova, invece,ancora nell’obitorio del Cannizzaro di Catania vegliato dai genitori. La famiglia di Mirko era giunta da qualche tempo a Messina dalla Romania e si era stabilita in un campo abusivo sorto a Maregrosso all’altezza di via Santa Cecilia. Come la maggior parte dei rom vivevano di elemosina e proprio quello stavano facendo stamattina quando il bambino improvvisamente ha attraversato la strada. La morte del piccolo Mirko allunga una tremenda lista iniziata proprio un mese fa. Il nubifragio della zona sud aveva strappato alla vita Ilaria di 5 anni ed i fratellini Francesco e Lorenzo di 2 e 6 anni. Tre bambini sorpresi dalla colata di fango mentre si trovavano in casa con le loro mamme. Poi, qualche giorno dopo, la fine di Federico Franza stroncato a soli due anni da una meningite fulminante. In tre ore Federico se n’è andato lasciando attonita un’intera città che non si era ancora ripresa dall’immagine di quelle piccola bare bianche che, in giorni diversi, avevano attraversato le imponenti navate del Duomo di Messina. Ora tocca a Mirko, un altro angelo che vola in cielo in questo drammatico autunno che resterà per sempre scolpito nella mente di tutti e nel cuore di una città sempre più ferita e martoriata.

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