Approdi di Tremestieri, ecco il decreto. Entro dicembre il progetto preliminare

Approdi di Tremestieri, ecco il decreto. Entro dicembre il progetto preliminare

Approdi di Tremestieri, ecco il decreto. Entro dicembre il progetto preliminare

sabato 20 Settembre 2008 - 10:48

Lunedì mattina partiranno le indagini geognostiche dell'Università. Il presidente dell'Autorità portuale Lo Bosco: «Le perplessità? La notizia è talmente bella che si stenta a crederci».

Il decreto c’è, ed ha tanto di numero di protocollo e registrazione alla Corte dei Conti. Al di là degli annunci, dunque, i 52 milioni di euro che consentiranno, finalmente, l’avvio dell’ampliamento degli approdi di Tremestieri ci sono, e si partirà da subito sia con le procedure burocratico-amministrative che con quelle tecniche. Il direttore amministrativo dell’Autorità portuale, Ettore Gentile, ci illustra i dettagli: «Abbiamo ottenuto dal Ministero il cambio di destinazione del finanziamento previsto dalla legge 166 del 2002, in base alla quale l’Autorità portuale ha già stipualto due mutui con un istituto di credito. Con la modifica della destinazione di quei fondi, noi possiamo considerare i 52 milioni di euro fonte di finanziamento per almeno l’80 per cento del necessario per gli approdi di Tremestieri».

Il tutto è sancito dal decreto ministeriale del 6 giugno 2008, protocollo n. 571, registrato alla Corte dei Conti il 21 luglio scorso, che approva all’Autorità portuale la variazione della programmazione degli interventi finanziati con le risorse della legge 166 del 2002. Tutto questo per la precisione, e per eliminare quelle perplessità che si erano generate una volta appresa la notizia, in particolare quelle sollevate dal segretario generale della Cgil Messina Franco Spanò.

«I tempi saranno brevissimi – assicura il presidente dell’Authority Lo Bosco – anche perché abbiamo un commissario all’emergenza viabilità come il prefetto Alecci estremamente celere e sia il sindaco che il presidente della Provincia sono particolarmente attivi. Noi come Autorità portuale abbiamo fatto l’impossibile per ottenere qualcosa di concreto, grazie anche alla disponibilità del Ministero. Le perplessità della Cgil? Mi rendo conto che la notizia è talmente bella che si fa fatica a crederci, ma è reale».

Dal punto di vista amministrativo ci saranno alcuni passaggi -burocratici- da effettuare: i finanziamenti, infatti, assegnati all’Autorità portuale, dovranno transitare al prefetto, che in qualità di commissario ha il potere di utilizzarli. Dal punto di vista tecnico il responsabile incaricato dal prefetto, e nominato recentemente esperto volontario (a titolo gratuito) al Waterfront dal sindaco Buzzanca, è il dirigente dell’Area tecnica dell’Authority ing. Francesco Di Sarcina, il quale ci spiega che «già lunedì mattina partiranno le prima indagini geognostiche da parte dell’Università di Messina, ed entro dicembre contiamo di redigere il progetto preliminare. A quel punto si potrà constatare il costo dettagliato dell’opera, ed eventualmente attivarsi per ottenere i fondi integrativi». Le indagini, come annunciato nelle scorse settimane, saranno effettuate dal Dipartimento di Ingegneria civile dell’Università di Messina, secondo una convenzione stipulata dal prefetto con il rettore Franco Tomasello. Responsabile sarà il prof. Giuseppe Ricciardi, docente di Costruzioni in zona sismica.

E a proposito di Tremestieri, e di cosa succederà di conseguenza alla Rada San Francesco, ecco cosa prevede il Piano regolatore del Porto. «L’articolazione della attività – si legge – con alcune possibili sovrapposizioni tra le diverse fasi, comporta i seguenti passi principali:

– esecuzione degli interventi nella darsena esistente (realizzazione del terzo accosto) operando in maniera da consentire il regolare esercizio del traghettamento dei mezzi commerciali;

– costruzione integrale della nuova darsena, della viabilità e di almeno buona parte dei piazzali sud;

– trasferimento dalla darsena esistente nella nuova darsena del traghettamento di automezzi pesanti;

– trasferimento dei cantieri dalla rada di San Francesco nella parte nord della darsena esistente;

– realizzazione degli interventi sulla viabilità urbana, esterni all’ambito portuale e necessari al miglior raccordo tra Tremestieri ed il porto storico;

– trasferimento dalla rada di San Francesco a Tremestieri del traghettamento di automobili, attivazione nella nuova darsena di Tremestieri del servizio di

“autostrade del mare-;

– smantellamento degli approdi nella rada di San Francesco e (completamento della) riqualificazione della rada prevista dal Piano. Parte degli interventi di PRP, nella parte nord della rada, possono essere avviati da subito purché non ostacolino il regolare esercizio del traghettamento».

(nelle foto: l’imbarcadero di Tremestieri visto dalla spiaggia [Dario Fugali]; Lo Bosco e Alecci [Dino Sturiale])

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