Oltre al carcere a vita per i boss storici e agli emergenti di Giostra, il procuratre Melchiorre Briguglio ha chiesto oggi al conferma in secondo grado delle 17 condanne e la sentenza di colpevolezza pure per gli otto assolti in primo grado nel processo sugli affari dei clan in città fino al 2005

Quattro ergastoli, 151 anni di carcere e la condanna anche per gli otto imputati assolti in primo gardo. Queste le richieste avanzate oggi dal procuratore generla Melchiorre Briguglio nell’ambito del processo “Arcipelago” scaturito dall’inchiesta sulla geografia dei clan mafiosi e sui rapporti di forza ed equilibrio tra le varie famiglie nella gestione degli affari illeciti cittadini.

Ecco come si era concluso il processo di primo gardo: ergastolo per i boss Domenico Cavò e Giuseppe Gatto, e gli emergenti Giuseppe e Giovanni Minardi; 7 anni per Giovanbattista Cuscinà; 8 anni e 6 mesi per Giuseppe Cutè, 6 anni per Letterio Fusco; 9 anni per Carmelo Ventura; 8 anni per Giuseppe Villari e Gaetano Barbera; 4 anni a Letterio Rossano; 7 anni per Stellario Fusco e Pietro Coppolino; 4 anni per Pietro Minardi; 1 anno Giuseppe Finocchiaro e Rosario Trischitta; 2 anni per Giuseppe Bertuccelli. Assolti invece Daniele Spagnolo, Savasta Salvatore, Sossio Iannucci, Luigi Tibia, Luciana Barbuto e Vincenzo Liguori. Assolta e immediatamente scarcerata anche Angela Marra, moglie del boss di Giostra, Luigi Galli.