Atm. La Corte «Stipendi pagati entro pochi giorni». Tanti i progetti per il rilancio aziendale. Ticket Ztl-Atm: «Possibile l’installazione di macchinette automatiche»

Atm. La Corte «Stipendi pagati entro pochi giorni». Tanti i progetti per il rilancio aziendale. Ticket Ztl-Atm: «Possibile l’installazione di macchinette automatiche»

Atm. La Corte «Stipendi pagati entro pochi giorni». Tanti i progetti per il rilancio aziendale. Ticket Ztl-Atm: «Possibile l’installazione di macchinette automatiche»

mercoledì 21 Ottobre 2009 - 22:46

I problemi nell'azienda di via la Farina non mancano, ma il commissario La Corte ribadisce : «Il risanamento economico dell’Atm potrà avvenire solo quando ci sarà un vero risanamento aziendale, partendo dalla riorganizzazione del lavoro e del personale»

Messina non rischia nessuna interruzione del trasporto pubblico. Non almeno questa volta stando alle dichiarazioni, sufficientemente chiare, del commissario Cristofaro La Corte: “Il problema sarà risolto in settimana. Abbiamo avuto un “intoppo” dovuto al fatto che i contributi dovevano essere stanziati con delibera giuntale ma, a causa degli eventi alluvionali delle ultime settimane, la seduta è stata più volte rimandata, con un conseguente ritardo sulla tabella di marcia”. La Corte specifica che la somma stanziata per il pagamento della mensilità deriva da alcuni contributi statali arretrati del Ministero dei Trasporti, a cui è stato chiesto di anticipare la corresponsione della cifra in virtù della necessità dell’azienda: “Siamo peraltro in attesa dei contributi regionali, per cui sotto questo punto di vista la situazione è sotto controllo, ribadisco che il ritardo è stato legato solo ai tempi di riunione della giunta comunale”.

E tuttavia negli ultimi giorni, il “nodo stipendi” non è stato il solo venuto al pettine. I sindacati, infatti, si sono trovati concordi nel ritenere il problema della retribuzione e dunque della mancanza di liquidità da parte dell’Atm come il segnale evidente di uno stato di malessere generale che attanaglia l’azienda e a cui, neanche l’arrivo del commissario La Corte, affermano, è riuscito a porre un freno. Le organizzazioni sindacali nei comunicati diffusi negli ultimi giorni (il primo a firma di Cisl e sindacati autonomi, il secondo di Cgil, Uil e Faisa Cisal – vedi articoli correlati), puntano infatti il dito contro il mancato rilancio del settore del trasporto pubblico. “Accuse” ben precise quelle mosse da sindacati e addetti ai lavori nei confronti della dirigenza, a cui il commissario La Corte ha però cercato di dare risposta attraverso un’ampia panoramica sulla situazione che si è trovato ad affrontare all’indomani del suo insediamento. “Sono completamente d’accordo con i lavoratori – esordisce – quando affermano che la priorità è quella di arrivare a fine mese: io però da persona incaricata di risanare l’Atm, aggiungo che altrettanto importante è la funzionalità complessiva del sistema e dunque il diritto dell’utenza ad usufruire di un trasporto pubblico degno di tale definizione”.

Cerchiamo dunque di capire con La Corte quale sia, attualmente, la situazione finanziaria e gestionale dell’azienda trasporti, spesso alle prese con problemi di natura economica e tecnica. “A dispetto di quanto spesso mi capita di leggere o sentire dire, lavoriamo con costanza, in condizioni non certo semplici, per far si che l’Atm raggiunga ottimi livelli di organizzazione del lavoro. Quando sono arrivato – spiega La Corte – il parco mezzi poteva contare solo su 20 autobus, oggi siamo arrivati a 60 mezzi in circolazione: considerando che il massimo raggiungibile è dai 75 agli 80 non riteniamo di essere messi poi tanto male”. Su nostra “sollecitazione”, l’ex questore e dirigente generale di pubblica sicurezza, pone l’accento anche sull’enorme dilemma: internalizzazione o esternalizzazione dei servizi? Argomento cui fa certamente da assist la recente questione sulla vendita e distribuzione dei ticket Atm e Ztl: “La nostra volontà – afferma La Corte confermando esattamente quanto dichiarato qualche giorno fa dall’assessore alla mobilità Melino Capone – è assolutamente quella di mantenere i nostri servizi “in house”. E tuttavia nella maggior parte dei casi, in un’azienda come l’Atm, è molto difficile poter mantenere questa linea”. La Corte, infatti, evidenzia due problemi ben precisi: “Il primo – spiega – è legato ai livelli di produttività e dunque di guadagno per le casse dell’azienda; il secondo, e forse il più complesso da affrontare, riguarda una razionale organizzazione del lavoro che in Atm è del tutto assente”.

Disfunzioni croniche, dunque, quelle ereditate negli anni dall’Atm di cui oggi, spiega La Corte, si continuano a pagare le conseguenze: “Nel caso specifico, in relazione ai tagliandi Ztl e Atm, abbiamo deciso di provare un esperimento, che peraltro non è ancora “materialmente iniziato”. Sbaglia, dunque, chi parla di un servizio già nelle mani di un privato, anche perché tale scelta avrebbe implicato la necessità di bandire un gara d’appalto per l’assegnazione, cosa che invece non è avvenuta”. Un “test” ben preciso, anzi per meglio dire “automatico”, quello che il commissario ha intenzione di portare avanti per migliorare tanto sul fronte della produttività, “impiegare personale per il servizio Ztl è un’inutile spesa” afferma, che per venire incontro all’utenza: “Siamo a lavoro per dotarci delle macchinette che rilasciano in automatico il ticket senza necessità di andare alla ricerca di un bar o di una tabaccheria per poterlo acquistare”. Il dirigente non manca però di sottolineare un aspetto fondamentale, rispetto cioè alla riorganizzazione del personale e con esso le novità che l’Atm ha in cantiere: “Se l’esperimento dovesse andare in porto, l’azienda ne guadagnerebbe sia in termini economici che di funzionalità complessiva. E questo perché i dipendenti non più impiegati nelle attività Ztl potrebbero ad esempio essere sistemati nella cosìdetta area mobilità, che ci stiamo preparando ad organizzare, e che ad esempio si occuperà di coordinare anche i servizi di carroattrezzi”. In campo di ultimissime novità tecnologiche, La Corte annuncia inoltre che ben in 45 autobus verrà installato il sistema detto di telegoverno della mobilità, realizzato con un gruppo di studiosi dell’Università di Messina, che permetterà, tra le altre cose, di contare il numero delle persone a bordo del bus, quante di loro sono dotate di biglietto e quante no: “In caso di anomalie interverrà immediatamente il personale dell’azienda che accerterà eventuali irregolarità. Ma di questo parleremo bene in una conferenza stampa che convocheremo non appena tutto il sistema sarà pronto”.

E poi ancora: “Stiamo anche lavorando alla riorganizzazione del settore manutenzioni, perché è necessario avere a disposizione un personale valido e con specifiche competenze tecniche chiamato ad intervenire in ogni momento. L’Atm, invece, è sfornita anche di questo, mancano figure capaci di risolvere problemi che possono presentarsi quotidianamente”. A tal proposito La Corte, senza troppi giri di parole, ricorda le accuse degli ultimi mesi in relazione alla nomina di consulenti esterni che lo stanno affiancando nel corso della sua attività di commissario: “Fortuna che sono stato accompagnato da persone capaci come l’ing. Sciacca o l’ispettore Saia che mi hanno aiutato ad affrontare situazioni molto complicate. Basti pensare che quando sono arrivato quest’ azienda non aveva neanche un settore contabilità che potesse definirsi tale; lo dimostra il fatto che del bilancio preventivo, necessario per poter programmare gli interventi del prossimo anno, e che doveva essere pronto il 15 ottobre, ancora non c’è traccia. Ecco perché “mi affanno” a ripetere che il vero risanamento, prima ancora che economico, deve essere quello della rimodulazione aziendale. Se manca questo tassello, con me o con un altro commissario, non si potrà costruire nulla. Ecco perché è necessario remare tutti nella stessa direzione…”

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