Atm, è guerra tra sindacati: gli autonomi attaccano i confederali

Atm, è guerra tra sindacati: gli autonomi attaccano i confederali

Atm, è guerra tra sindacati: gli autonomi attaccano i confederali

lunedì 29 Settembre 2008 - 15:40

OrSA, Ugl, Cub Trasporti, Rsu e Faisa Cisal contro Cgil, Cisl e Uil: «Chi ha prodotto il fallimento non può gestire il risanamento». L'invito al consiglio comunale: sia -incosciente- e voti il consuntivo

E’ ormai una guerra interna, quella che si sta consumando all’Atm tra i sindacati, con gli autonomi da una parte e i confederali dall’altra. Oggi i segretari di OrSA, Ugl, Cub Trasporti, Rsu e Faisa Cisal si scagliano contro Cgil, Cisl e Uil, ritenute le sigle -colpevoli- del fallimento dell’azienda. Ma vanno anche oltre, e chiedono ai consiglieri, con una provocazione, un atto di -incoscienza-, ovvero il voto favorevole al conto consuntivo che staserà sbarcherà in aula e che dovrebbe aprire le porte al pagamento degli stipendi.

«La demagogia e il buonismo organizzato da “rappresentanti dei lavoratori- lontani anni luce dalla realtà operaia – si legge in una nota – non sono gli strumenti adatti per far fronte alle esigenze di 700 famiglie che da oltre 2 mesi non percepiscono lo stipendio e non ricevono nessun segnale di soluzione definitiva per un futuro che appare sempre più nebuloso. Risulta quasi provocatoria la posizione della triplice confederale che dopo l’incontro avuto con il Sindaco Buzzanca, si esibisce in una vuota propaganda spacciando evidenti passi indietro in conquiste per i lavoratori che solo loro riescono a vedere. Dall’incontro che l’amministrazione Comunale ha avuto con i sindacati autonomi e di base, si registra un ulteriore rinvio di due giorni della data indicata per l’erogazione delle spettanze economiche dovute ai lavoratori». Il riferimento è aò fatto che «al confronto con le scriventi l’Assessore Capone assicurava gli stipendi di agosto entro il 6 ottobre, causando, fra l’altro, la legittima reazione dei dipendenti che da due mesi garantiscono il servizio senza percepire il salario; c’è voluto l’intervento di Cgil, Cisl e Uil per consentire al Comune di protrarre l’indecorosa melina per altre 48 ore che non sono poche se da due mesi in casa non entra un centesimo».

Gli autonomi definiscono «ancora più “circense- l’euforia confederale sulla programmazione del futuro aziendale, a loro modo di pensare i pannicelli caldi proposti dall’Amministrazione Comunale, il servizio ganasce e qualche cartellone pubblicitario, dovrebbero risolvere i problemi e coprire gli oltre 30 milioni di debito che gravano sul groppone dell’Atm. E’ ora di smetterla con le parole e le vuote promesse che saranno utili solo ad accelerare il fallimento, il Sindacato Autonomo e di Base resta compatto nel rivendicare un vero piano di produzione che rilanci l’azienda e garantisca mensilmente i salari; operazione ambiziosa che può concretizzarsi solo mettendo alla porta gli attori politici, dirigenziali e sindacali che hanno co-gestito l’allegro governo dell’azienda pubblica e ripartire con idee chiare progetti concreti e personaggi nuovi. Lo affermeremo fino alla noia: chi ha prodotto il fallimento non può gestire il risanamento!».

I toni sono duri. «Il rifiuto a partecipare alle assemblee unitarie e il tavolo sindacale separato, più volte richiesto ed ottenuto da Cgil, Cisl e Uil – prosegue la nota – sono i chiari segnale di debolezza di coloro che non hanno argomenti per sostenere il confronto con chi rappresenta realmente i lavoratori impegnati sul campo, quei lavoratori etichettati come fannulloni ma che nei fatti stanno stringendo la cinghia per evitare di privare i cittadini di un servizio pubblico essenziale. E’ nostro costume non disperdere energie in propaganda o pubblicità politica subliminale, il nostro interesse coincide con le aspettative dei lavoratori, pertanto chiediamo chiarezza su alcuni punti poco comprensibili che potrebbero far slittare ulteriormente l’erogazione dei salari: se è vero che il pagamento degli stipendi ATM dipende dall’approvazione, da parte del Consiglio Comunale, del bilancio consuntivo, se è vero che per approvare il consuntivo sono necessari gli allegati dei bilanci delle partecipate, se è vero che ad oggi nessuna partecipata, men che meno l’ATM, hanno prodotto i bilanci aziendali, se è vero che l’assessore Miloro e il consigliere Milazzo hanno proposto un emendamento che invita il Consiglio Comunale ad accollarsi il rischio di approvare il consuntivo senza i bilanci delle partecipate, se è vero che nella relazione del Revisore dei Conti si evidenzia che l’approvazione del bilancio consuntivo non può prescindere dagli allegati delle partecipate».

«Ci sembra di capire che l’approvazione del bilancio consuntivo – continuano i sindacati – quindi l’erogazione degli stipendi ATM, dipendano esclusivamente da un atto “d’incoscienza- del Consiglio Comunale che dovrebbe approvare “sulla fiducia- un bilancio senza averne visionato una parte integrante e assumendosi ogni responsabilità di eventuali illegalità. Pur coscienti “dell’insano- gesto richiesto ai Consiglieri Comunali, le scriventi, fisiologicamente dalla parte dei lavoratori, auspicano tanta “incoscienza- nei banchi del Consiglio Comunale in modo da permettere ai dipendenti ATM di percepire il salario, in caso contrario siamo pronti alla mobilitazione al fianco delle famiglie dei lavoratori che non possono attendere oltre».

(foto Dino Sturiale)

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