Ato3, l’Orsa attacca: «Ruggeri padre-padrone, smetta di fare il furbastro sulle spalle dei dipendenti»

Ato3, l’Orsa attacca: «Ruggeri padre-padrone, smetta di fare il furbastro sulle spalle dei dipendenti»

Ato3, l’Orsa attacca: «Ruggeri padre-padrone, smetta di fare il furbastro sulle spalle dei dipendenti»

lunedì 08 Febbraio 2010 - 09:18

Dura nota del sindacato, che chiede un incontro col presidente della società d’ambito: «Dà disposizioni verbali, e quando le mette per iscritto non tiene conto delle norme. Adottati atti discutibili, alcuni sembrano favoritismi»

L’attacco è frontale, senza mezzi termini, un Tir in corsa al quale si sono rotti i freni. Francesca Fusco del coordinamento provinciale dell’Orsa prende di mira il presidente dell’Ato3 Antonio Ruggeri, accusato di gestire la società d’ambito con un «atteggiamento dispotico non più tollerabile»: disposizioni date verbalmente, atti non corrispondenti alle norme e ai contratti collettivi, presunti favoritismi con conseguenti discriminazioni. Tutti motivi che hanno indotto il sindacato a chiedere più volte un faccia a faccia con Ruggeri, senza aver successo. «Ruggeri ha, fin qui, tenuto nei confronti del sindacato un atteggiamento di chiusura, che suscita numerosi sospetti circa la correttezza dei suoi comportamenti e dei provvedimenti presi in ordine alla gestione del personale dell’Ato». Il 2 febbraio scorso l’ultima richiesta d’incontro, ma la prima data utile in cui il presidente ha dato disponibilità è il 2 marzo.

«Ora, pur comprendendo che Ruggeri possa essere impegnatissimo in uno dei suoi mille incarichi, tra cui anche quello della gestione dell’emergenza Giampilieri – scrive Fusco – la scelta di procrastinare al mese prossimo un incontro sindacale per la trattazione di problematiche aziendali così importanti, appare caratterizzata da scopi meramente dilatori, del tutto inaccettabili, in particolare, in una fase molto delicata per il settore rifiuti come quella attuale. Siamo, infatti, ad un passo dalla riforma regionale dell’intero sistema già annunciata dal governatore Lombardo, per cui l’Orsa intravede in questo “rinvio lungo” effettuato da Ruggeri soltanto la volontà di prendere tempo per compiere o completare ulteriori azioni interne riguardanti il personale, mettendo il sindacato dinanzi al fatto compiuto».

Ma cos’è che all’Orsa non va giù circa la gestione dell’Ato3? «Sembra – si legge nella nota – che il presidente Ruggeri si comporti, nei confronti dei dipendenti, da “padre–padrone”, irrispettoso di ogni procedura contrattuale e di legge, incapace di instaurare forme di dialogo serio con i dipendenti, i quali si sono trovati a dover obbedire ad ordini sempre calati dall’alto e mai emanati a seguito di un processo di condivisione, volto a valutare i profili di opportunità in funzione dei fini aziendali. Quali fini, poi, non è dato sapere né ai cittadini, né ai lavoratori, né ai sindacati in quanto, in un anno di presidenza Ruggeri, non sono mai stati esplicitati obiettivi strategici precisi e modalità operative, ma si è preferito navigare a vista senza muovere alcuna azione oggettiva per migliorare la gestione del ciclo integrato dei rifiuti, i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti. Nel contesto segnato dalla grande pochezza dimostrata in termini di programmazione ed amministrazione generale, Ruggeri ha quasi sempre preferito gestire i rapporti interni all’azienda, impartendo oralmente le proprie direttive, in modo da non lasciare traccia, mentre le rare volte in cui ha optato per un ordine di servizio in forma scritta (come in qualsiasi amministrazione che si rispetti) lo ha fatto senza tener conto di norme, contratto collettivo, qualifiche, competenze, nonché dell’atto amministrativo fondamentale in materia di organico ed organizzazione del lavoro in ambito societario, stante nella pianta organica deliberata dal consiglio di amministrazione».

«Con la giocosa libertà di chi si trova a fare il manager con i denari altrui (ricordiamo infatti che l’Ato è una società per azioni a capitale totalmente pubblico) – si legge ancora – Ruggeri sembrerebbe aver adottato nei confronti dei dipendenti atti assolutamente discutibili, che hanno spesso assunto i connotati del favoritismo per alcuni e della discriminazione per altri. Per tali ragioni, l’Orsa, oggi, ha reiterato l’invito già inoltrato a Ruggeri, affinché si renda disponibile ad un incontro per una data a breve scadenza, smettendo una buona volta di giocare a fare il “furbastro” sulle spalle dei dipendenti».

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