Nel mirino il commissario Zapparrata: critiche da Ugl, Cub Trasporti (in mattinata protesta alla sede di Scoppo) e Ticonosco, consigliere comunale
Le gestione delle autostrade siciliane e del Cas è costantemente sotto accusa. Negli ultimi giorni le “fonti” degli attacchi incrociati sono plurime e questo stato di disagio finisce, inevitabilmente, per culminare con la protesta dei lavoratori, che stamani si riuniscono in assemblea sotto la sede del Consorzio a contrada Scoppo. Piero Garozzo e Francesco Urdì della Cub Trasporti, sindacato che ha organizzato l’assemblea, mettono nel mirino non solo il commissario straordinario Matteo Zapparrata, ma anche la Regione Siciliana, ed in particolare l’assessore ai Lavori pubblici Luigi Gentile, definiti «assenti» in quanto «snobbano le prospettive dell’ente e dei lavoratori sia precari che di ruolo». Un esempio: «Il rinnovo economico contrattuale (da tempo incassato dai colleghi di tutta Italia) non ancora retribuito». Alla Regione viene addebitata «incapacità e mancanza assoluta di volontà per il recupero e il rilancio del Cas».
Polemica anche l’Ugl, il cui segretario provinciale, Giovanni Celesti, ha inviato una nota al sottosegretario ai Trasporti Giuseppe Reina: «Dopo quasi 10 mesi dalla nomina al Cas del commissario straordinario, il catanese Zapparrata, già capo dipartimento della Provincia etnea, la situazione gestionale dell’azienda è senza dubbio peggiorata, prova ne sia la nota del consiglio comunale di Messina che richiama l’attenzione sulla continua strage di vittime della strada sulle arterie del Cas. Questa organizzazione sindacale ha più volte cercato di sensibilizzare le istituzioni competenti sugli unilaterali atti deliberativi adottati dal commissario rispondenti a logiche risultate poco chiare ed oscure, prive di aderenza allo standard di ente autostradale come delineata dalle normative vigenti e dallo stesso statuto aziendale». Ma secondo Celesti «vi è di più. Sebbene da costui venga propalata l’ormai prossima trasformazione in SpA dell’azienda, un attimo dopo ne disconosce l’immediata effettuabilità, e si fa lecito operare come se le autostrade siciliane fossero una Pubblica Amministrazione incorporata nella Regione Sicilia, in realtà dirigendo l’ente, (auto)definito opportunisticamente -non economico-, verso la direzione opposta a quella propagandata!». A Reina Celesti dice che «è imprescindibile intervenire nella sua qualità e tempestivamente ai fini della ricostituzione degli organi statutari azzerati dalla Regione Sicilia, titolare della governance dell’Ente pubblico economico, concessionario di autostrade di interesse nazionale, onde poter dotare la più importante infrastruttura siciliana di un adeguato e competente management».
L’esponente dell’Ugl accennava all’intervento del consiglio comunale. Consiglio che si era espresso con un ordine del giorno, chiedendo la convocazione a Palazzo Zanca di Zapparrata per discutere dei problemi soprattutto di sicurezza dell’autostrada. Una battaglia di cui è portabandiera Salvatore Ticonosco, consigliere comunale del Pdl (Rialzati Messina), i cui interventi sul tema non si contano. Nell’ultimo, datato 24 maggio, Ticonosco chiede al sindaco Giuseppe Buzzanca «in qualità di deputato all’Assemblea regionale siciliana, di presentare un’interrogazione parlamentare nei confronti del commissario del Cas, visto che a tutt’oggi non si registrano significativi e importanti interventi di manutenzione e messa in sicurezza delle tratte autostradali Messina-Catania e Messina-Palermo. Inoltre, sento il dovere di ricordare che siamo in prossimità della stagione estiva e pertanto, si prevede una forte e massiccia presenza di turisti e di immigrati, che da qui a pochi giorni transiteranno in queste tratte autostradali foriere di innumerevoli incidenti».
