Bando Messinambiente. I lavoratori scrivono all’amministrazione: attivare le procedure per la cessione del 40% delle quote della società

Bando Messinambiente. I lavoratori scrivono all’amministrazione: attivare le procedure per la cessione del 40% delle quote della società

Bando Messinambiente. I lavoratori scrivono all’amministrazione: attivare le procedure per la cessione del 40% delle quote della società

sabato 06 Novembre 2010 - 14:34

Questa mattina assemblea nella sede dell’autoparco per discutere della pubblicazione del bando da parte dell’Ato3. Fp Cgil: non vengono garantiti i livelli occupazionali. Si chiede ancora un confronto a Palazzo Zanca

Un’assemblea organizzata nell’autoparco di via Salandra per mostrare, ancora una volta, la preoccupazione legata alla pubblicazione del bando, da parte dell’ Ato3, per l’assegnazione dei servizi di raccolta rifiuti attualmente svolti da Messinambiente. Già nelle scorse settimane sindacati e lavoratori, che hanno partecipato numerosi all’appuntamento di oggi, avevano chiesto di poter incontrare il sindaco Buzzanca per discutere e delineare in modo chiaro i contorni della vicenda. Appello rilanciato dalla rappresentante sindacale della Fp Cgil Clara Crocè.

Sulla questione, gli stessi dipendenti della società diretta da Nino Dalmazio hanno sottoscritto un documento in cui, uno dopo l’altro, elencano gli aspetti più contorti della vicenda. In primis il fatto che la durata dei servizi affidati alla Messinambiente è strettamente legata alla durata della Società e tale durata scade nel 2025. “I lavoratori si sarebbero dunque aspettati – si legge nel documento – che come prevede la normativa nazionale e regionale, si utilizzasse il termine del 31.12.2011 per dare il tempo ai Comuni di Messina, Taormina e Tremestieri Etneo, soci della Messinambiente, di indire la gara per cedere almeno il 40% delle quote della S.p.A. ad un soggetto esterno e avviare un nuovo percorso di crescita e stabilità per la Messinambiente e i suoi lavoratori”. Secondo la maestranze, invece, così facendo, si rischiano di mettere in discussione i “livelli occupazionali che non verranno garantiti”. La cifra di 25 milioni di euro fissata come base d’asta nel bando, viene infatti considerata assolutamente insufficienti per coprire tutti i servizi svolti da Messinambiente e le spese occupazionali.

“Ci si meraviglia del fatto – scrivono i lavoratori – che si voglia porre fine ad una società che nei suoi dodici anni di vita è stata capace, nonostante le tante difficoltà affrontate, non ultima il dover portare sempre fuori comune i rifiuti prodotti a Messina, di accrescere il proprio know-how, le proprie capacità organizzative, progettuali e gestionali che le hanno consentito di effettuare il servizio in maniera, seppur migliorabile, dignitosa (e di gran lunga migliore rispetto alle atre grandi città siciliane), di progettare ed aver autorizzati una discarica, un impianto di biostabilizzazione e il revamping dell’inceneritore per trasformarlo in termovalorizzatore. Non si capisce perché inoltre – si legge ancora nel documento – perché si sia rallentato l’iter per l’inizio dei lavori per realizzare la discarica Pace, che potrebbe portare ad un risparmio nella gestione dei rifiuti di circa 6 milioni di euro all’anno già dal prossimo secondo semestre del 2011”.

I dipendenti chiedono dunque all’amministrazione di adoperarsi affinchè “si avviino le procedure per la cessione di almeno il 40% delle quote della Messinambiente, così come previsto dalla vigente normativa, e proseguire quel percorso di stabilità occupazionale e crescita nella qualità del servizio di gestione rifiuti intrapreso nel lontano 1998 con la costituzione della stessa Società”.

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