In un deposito di Gravitelli, in Via Castelluccio, i carabinieri hanno trovato tre micidiali armi pronte per essere adoperate. A finire in manette è stato un incensurato, il panettiere trentaquattrenne Paolo Mazza; nel garage intestato allo zio, ieri sera intorno alle 22, i militari dell’arma hanno trovato tre fucili di grosso calibro: un Flobert, un Breda e uno senza marca. Tutti erano pronti per sparare in quanto regolarmente munizionati.

Quaranta in tutto le munizioni calibro 20 sequestrate insieme ai fucili. L’uomo che le custodiva è un incensurato. Il ritrovamento desta parecchia preoccupazione negli investigatori perché conferma che i clan hanno cominciato a servirsi degli incensurati per custodire armi e droga così da allontanare da loro i sospetti.

I tre fucili sono armi molto potenti,solitamente adoperate per uccidere. Il fatto che fossero munizioni custodite in un posto relativamente visibile, erano, infatti, avvolti in una coperta sotto materiale ferroso e non sottoterra come di solito vengono ritrovate le armi, non lascia dubbi sul fatto che erano pronte per essere messe in uso forse da un commando.

Le armi sono adesso al vaglio dei Ris per verificare se fossero già adoperate. Gli investigatori sono certi che le armi fossero a disposizione dei clan locali o della malavita organizzata calabrese, anche se sono state ritrovate presso un incensurato.

L’operazione è stata coordinata dalla Compagnia Messina Sud e dalla Compagnia Messina Centro dei Carabinieri, di concerto con il sostituto procuratore Federica Rende. Le indagini proseguono per cercare di capire cosa sta succedendo nella malavita organizzata di Messina.