Buzzanca vuole -approfondire- l'estensione dell'orario di lavoro per i contrattisti

Buzzanca vuole -approfondire- l’estensione dell’orario di lavoro per i contrattisti

Buzzanca vuole -approfondire- l’estensione dell’orario di lavoro per i contrattisti

mercoledì 03 Settembre 2008 - 09:55

Dure reazioni dai precari e dalla Uil Fpi. RdB-CuB annuncia un'assemblea per il 9

Una speranza spezzata. Il 30 luglio scorso il sindaco, Giuseppe Buzzanca, aveva disposto al dirigente capo Area Risorse Interne di avviare il provvedimento deliberativo per portare, a partire dall’1 Settembre, a 24 ore settimanali l’orario lavorativo di tutto il personale contrattista, a prescindere dalla normativa in riferimento (ex L.R. 85/95, ex L.R. 21/03 ed ex D.lgs.vo 468/97).

Il 29 Agosto, però, a due giorni dall’agognato passaggio, la Giunta municipale, riunita in seduta, ha rinviato, per approfondimenti, la proposta di deliberazione.

Sono oltre 150 i lavoratori a tempo determinato, gli ex LSU L. R.. 21/03, che operano nel Comune di Messina, «tutti lavoratori essenziali all’espletamento dei servizi del Comune e da anni condannati ad una condizione di precarietà inaccettabile», spiega Gaetano Giordano, dirigente aziendale contrattisti Uil Fpi.

Gli articolisti del Comune di Messina, da dodici anni sono di fatto impiegati, con tanto di tesserino da timbrare, con tanto di cartellino di riconoscimento, ma senza adeguato salario, e peggio ancora con contributi ridotti per la pensione di vecchiaia. «Nel 2003 – continua Giordano – eravamo 179, ma qualcuno, nel tempo, ha pensato di aggiungere altro precariato sul precariato, e oggi siamo diventati un fritto misto di 304 invisibili che dal 1996 espletano giornalmente servizio per il Comune di Messina. Abbiamo immagazzinato una notevole professionalità senza però che nessuno si prenda cura del nostro futuro. Per quanto concerne la nostra stabilizzazione, nessuno ne parla, siamo degli -invisibili-.»

Adesso La Uil Fpi chiede, in un documento a firma di Giordano e del segretario aziendale Emilio Di Stefano, «di non indugiare ulteriormente al rinvio dell’estensione lavorativa a 24 ore per tutti il personale contrattista, ex legge Regionale 21/03, non riuscendo a comprendere quali possano essere gli -approfondimenti- richiesti dall’Amministrazione Comunale, atteso che tutti i provvedimenti propedeutici alla suddetta attivazione, compreso il relativo impegno di spesa, sono stati portati a termine dai dirigenti competenti, così come disposto dal sindaco in data 04/08/08 e riportato anche dagli organi di stampa. Non vorremmo che dietro questo rinvio ingiustificabile, si celasse l’ennesimo tentativo di creare figli e figliastri fra i lavoratori precari, con l’adozione di provvedimenti discriminatori, così come è avvenuto nel recente passato».

Un documento è stato emanato anche da RdB-CuB, a firma di Roberto Laudini. In esso il sindacato chiede provocatoriamente chiarimenti sul perché «gli approfondimenti non siano stati fatti sulle centinaia di migliaia di euro per i botti di ferragosto o per altre feste popolari». Insomma «si cercano i buchi e si tralasciano le voragini, una Giunta che colpisce solo i più deboli».

Il documento continua: «Crediamo che il sindaco Buzzanca abbia i poteri e le possibilità di dare risposte immediate e significative ad una emergenza sociale della nostra città e dare avvio a un percorso che dia una certezza alle oltre 300 famiglie che aspettano ormai da anni una soluzione che è possibile e praticabile nell’immediato senza ulteriori tentennamenti o -scarica barile-».

Infine il sindacato annuncia una Assemblea generale il 9 settembre nel Salone delle Bandiere, dalle 9,00 alle 13,00. E inoltre una mobilitazione con sciopero generale il 17 ottobre con manifestazione nazionale a Roma.

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