Il Capo della Polizia, Antonio Manganelli a Messina per l'intitolazione di una scalinata al sovrintendente Antonino D'Angelo

Il Capo della Polizia, Antonio Manganelli a Messina per l’intitolazione di una scalinata al sovrintendente Antonino D’Angelo

Il Capo della Polizia, Antonio Manganelli a Messina per l’intitolazione di una scalinata al sovrintendente Antonino D’Angelo

venerdì 25 Febbraio 2011 - 13:37

Il poliziotto fu ucciso in un conflitto a fuoco nel novembre del 1980. A scoprire la targa è stata la vedova con i due figli, entrambi poliziotti

Una cerimonia toccante, sferzata dal vento gelido di febbraio e da una leggera pioggia. Sotto un cielo plumbeo il Capo della Polizia, Antonio Manganelli, ha partecipato stamattina alla cerimonia d’intitolazione della scalinata di Largo Avignone al sovrintendente di Polizia, Antonino D’Angelo. Il poliziotto morì il 21 novembre del 1980 durante una rapina in banca a Provinciale. Benché fosse libero dal servizio intervenne e fu fulminato per errore da una guardia giurata. Dopo trent’anni finalmente Messina ha ricordato quel gesto eroico, intitolando a D’Angelo la scalinata che dalla via Cesare Battisti conduce alla caserma Calipari, ex caserma Zuccarello e luogo simbolo della Polizia di Stato. E’ stata la vedova, Fortunata Berlinghieri, con accanto i due figli Gaetano e Giovambattista, entrambi agenti scelti della Polizia, a scoprire la targa.

Un momento atteso a lungo e alimentato qualche mese fa dalla promessa del sindaco Buzzanca durante una cerimonia proprio alla caserma Calipari: “Intitoleremo un sito della nostra città all’eroe D’Angelo” disse Buzzanca e così è stato. Manganelli non ha voluto mancare alla cerimonia ed ha ringraziato il sindaco per la sensibilità mostrata: “E’ la dimostrazione –ha detto il Capo della Polizia- che Messina non dimentica i suoi figli migliori e D’Angelo è senz’altro uno di questi. E’ un uomo che con il suo sacrificio ha saputo dare un esempio di generosità e di abnegazione a tutti noi ed in particolari ai suoi due figli che hanno voluto continuare il suo lavoro”. Visibilmente commosso il questore di Messina, Carmelo Gugliotta che ha ricordato il gesto di Antonino D’Angelo e quello non meno valoroso del figlio Gaetano: -Nonostante suo padre fosse stato ucciso in un conflitto a fuoco anche lui, libero dal servizio, non ha esitato un momento a bloccare un rapinatore armato in un istituto di credito. E’ a dimostrazione di come certi valori possano essere trasmessi anche da un genitore che non c’è più”.

Ma l’agente scelto Gaetano D’Angelo ha voluto solo ricordare il sacrificio del padre e non ha mai accennato al suo gesto: “Io, mia madre e mio fratello siamo orgogliosi dell’intitolazione di questa scalinata alla memoria di mio padre. Messina non dimentica i suo uomini migliori e lo sta dimostrando proprio oggi. Ringrazio tutti perché per noi oggi è un gran giorno. Purtroppo io non ricordo molto di mio padre, ero troppo piccolo quand’è morto però con il suo gesto ci ha trasmesso quei valori che ogni genitore cerca di trasmettere ai figli”. E sempre stamattina a Patti al Capo della Polizia Manganelli il sindaco Giuseppe Venuto ha conferito la cittadinanza onoraria. (Foto Sturiale, cliccando photogallery altre foto)

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