Sono stati fermati dai Carabinieri appena sbarcati da una nave proveniente da Napoli perché accusati di rapina in concorso ai danni dell’istituto di credito di Santa Teresa Riva. Un colpo fruttato 3 mila euro subito dopo il quale i due rapinatori sono partiti per un vacanza a Venezia
Rapinarono insieme una banca e si innamorarono. Comincia così la storia dei novelli -Bonnie&Clyde- in salsa siciliana che non si è conclusa con il loro matrimonio, ma con l’arresto dei due innamorati da parte dei Carabinieri di Taormina. Appena sbarcati dalla nave -Partenope- proveniente da Napoli sono stati sottoposti a fermo di polizia i catanesi Maurizio Antonino Grimaldi, 40 anni e Maria Iolanda Torrisi, 38 anni.
Ma prima di finire dietro le sbarre del carcere Piazza Lanza di Catania i due rapinatori avevano deciso di allontanarsi dalla Sicilia per far perdere le tracce e unendo l’utile al dilettevole erano partiti in viaggio per un breve, romantica vacanza a Venezia. Come sottolineato dal tenente Rita Termini del Nucleo operativo dei Carabinieri di Taormina “galeotta fu la rapina”.
Sembra infatti che i due non si conoscessero prima del colpo in banca e che l’amore sia sbocciato subito dopo. Le indagini dei Carabinieri si concentrarono da subito su una coppia di catanesi. Dalle immagini dei video di sorveglianza è stato possibile identificare Grimaldi e Torrisi, che abbracciati come una “tranquilla coppietta”, per non destare sospetto, erano entrati presso l’agenzia della banca e quindi dopo essersi divisi avevano intimato ai cassieri di dargli il denaro contenuto in cassa minacciando in caso contrario di estrarre i coltelli.
Dopo aver nascosto in una busta di plastica il bottino, circa 3 mila euro i due si erano quindi allontanati facendo perdere le proprie tracce. Dall’esame dei filmati i Carabinieri hanno identificato i due e si sono subito messi sulle loro tracce. Come si vede dai fotogrammi dei video di sorveglianza i due sono entrati a volto scoperto sperando di non essere riconosciuti perché fuori dal comprensorio etneo. Così non è stato anche perché proprio Maurizio Antonino Grimaldi era tornato in libertà a giugno per reati analoghi e fino al 2006 era sottoposto a sorveglianza speciale. I due sbarcati a Catania avevano con loro la somma di 840,00 euro, che è stata sequestrata perché ritenuta parte del bottino della rapina. Sequestrati anche, alcuni dei capi di abbigliamento utilizzati per la rapina.
Indagini sono ancora in corso per verificare se i due abbiano agito da soli o con la complicità di altre persone.
