Il caso Ruby e quel concorso a Letojanni. Lettera aperta del patron Antonio Lo Presti

Il caso Ruby e quel concorso a Letojanni. Lettera aperta del patron Antonio Lo Presti

Il caso Ruby e quel concorso a Letojanni. Lettera aperta del patron Antonio Lo Presti

sabato 30 Ottobre 2010 - 08:00

L’organizzatore di “Una ragazza per il cinema”, al quale nel 2009 partecipò la giovane marocchina diventata un caso nazionale, fa alcune precisazioni. In quella edizione a presiedere la giuria era stato Emilio Fede

Una lettera aperta, uno sfogo per chiarire: «Noi qui facciamo tutto nella massima trasparenza». Antonio Lo Presti è il patron del concorso” Una ragazza per il cinema”. Lo è oggi, lo era anche nel 2009, quando a quel concorso partecipò la minorenne più discussa d’Italia, divenuta un caso nazionale per le sue presunte frequentazioni col premier Silvio Berlusconi: Karima H., in arte Ruby, giovane marocchina residente a Letojanni. Concorso che nel 2009 vide alla presidenza della giuria quell’Emilio Fede, direttore del Tg4, che in questa brutta storia è indagato dalla Procura di Milano per favoreggiamento della prostituzione, insieme al “manager” Lele Mora e all’ex soubrette, poi igienista orale del premier e consigliere regionale della Lombardia Nicole Minetti.

«Ho appreso dagli organi di stampa – afferma Lo Presti – quanto è accaduto in merito alle vicende che in questi giorni hanno interessato il premier Silvio Berlusconi e il direttore del Tg 4 Emilio Fede. Diverse testate hanno messo in luce la partecipazione di Ruby H. al concorso “una ragazza per il cinema”, edizione 2009, del quale mi onoro di essere l’unico patron e titolare del copyright. Ho voluto scrivere agli organi di stampa per chiarire i contorni della vicenda affinché nessuno possa speculare sulla manifestazione che da 22 anni non è mai stata coinvolta in vicende poco chiare, né ha mai avuto dubbi su alcuni dei partecipanti. E’ sempre stata improntata sulla trasparenza e sul rispetto delle partecipanti. E ha permesso a numerose ragazze di iniziare percorsi artistici. Tanto che nell’ultima edizione c’è stata la parte collaborazione con CinemaSet, che prevedeva la partecipazione della vincitrice all’ultimo film della casa cinematografica milanese».

«Tengo a precisare – aggiunge Lo Presti – che nell’edizione 2009 allorquando era presente il direttore del tg4 Emilio Fede in qualità di presidente della Giuria, per suo stesso volere, a garanzia di massima trasparenza, venne redatto apposito verbale attestante, pedissequamente, tutte le operazioni del voto finale. Diffido, inoltre, qualsiasi speculatore che millanti qualsivoglia documentazione che riguardi il concorso “Una ragazza per il cinema”, che possa infangare il buon nome del Concorso che gode di grande prestigio».

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