Caso Veterinaria. La verità del Rettore

Caso Veterinaria. La verità del Rettore

Caso Veterinaria. La verità del Rettore

mercoledì 29 Agosto 2007 - 10:49

Depositato il ricorso al Tribunale del riesame

Un intervento di natura politica, volto a placare gli animi e non ad indirizzare l’esito di un concorso a cattedra, quello -destinato- al figlio dell’ex preside, Battesimo Consolato Macrì, già praticamente chiuso. Una richiesta di intervento a Orazio Catarsini, grande vecchio di Veterinaria, preside per 21 anni e ora in pensione e quindi fuori dai giochi, che voleva essere una mediazione e non una minaccia. La verità di Frano Tomasello, rettore sospeso, per l’accusa di tentata concussione, in seguito all’inchiesta sui concorsi a Veterinaria e la gestione dei fondi del progetto di ricerca Lipin, è tutta qui. Contenuta nel ricorso che gli avvocati Carmelo Scillia e Nino Favazzo hanno presentato al Tribunale del Riesame, chiedendo la revoca del provvedimento di sospensione delle funzioni per 2 mesi disposta dal Gip Antonino Genovese il 31 luglio.

Il Magnifico racconta come sono andate le cose nel gennaio del 2006 quando lo sfogo di Macrì, che si sentì offeso dall’andamento del concorso al quale aveva partecipato il figlio, lo indusse a chiedere l’intervento di Catarsini perché si facesse portatore di pace tra l’ex preside e il professor Giuseppe Cucinotta, commissario del concorso della discordia. Nulla, però, sapeva Tomasello, e forse neppure Catarsini, delle minacce di Macrì a Cucinotta, intervenute precedentemente. Quel che voleva essere un invito al dialogo è stato quindi interpretato da Cucinotta, sostiene la difesa di Tomasello, come il concretizzarsi delle pressioni subite da Macrì. Un intervento improvvido forse, quello di Tomasello, ma che nulla ha a che vedere con un tentativo di concussione, tanto più che il concorso in quel momento era già in fase avanzata e non era possibile quindi modificarne l’esito.

Le ragioni di Tomasello saranno vagliate dal Riesame, che non ha ancora fissato la data dell’udienza, anche se i legali hanno chiesto che venga celebrata prima del termine della sospensione, cioè ottobre. Il Collegio dovrà anche trattare il ricorso di Giovanni Germanà, il preside uscente, anche lui sospeso insieme al Magnifico. Un autuno caldo attende quindi l’Università di Messina, dove già si tessono le alleanze per il dopo Tomasello. Il rettore, però, almeno per il momento, non ha dato segni di volersi di dimettere ed è pronto a dare battaglia, come dimostra il ricorso al Tdl.

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