Comune in -ferie-, lavoratori dell'Atm in sciopero

Comune in -ferie-, lavoratori dell’Atm in sciopero

Comune in -ferie-, lavoratori dell’Atm in sciopero

martedì 19 Agosto 2008 - 12:19

I rappresentanti di Fit Cisl, Orsa Sicilia, Cub Trasporti ed Rsu Atm, denunciano l'atteggiamento irrispettoso di Palazzo Zanca e del consigliere Ticonosco e dell'assessore Capone in particolare. Pronto un blocco tra 5 giorni

Nuovamente sul -piede di sciopero- i lavoratori dell’Atm, che attendono lo stipendio dall’1 agosto e a cui non sono stati riconosciuti neanche i rimborsi fiscali relativi alla dichiarazione dei redditi dell’anno 2007. Per questo tra cinque giorni potrebbe essere blocco dell’attività.

I loro rappresentanti, Lillo Sturiale della Fit Cisl, Mariano Massaro dell’Orsa Sicilia, Franscesco Urdì della Cub Trasporti, Giovanni Burgio dell’Rsu Atm, hanno sottolineato la mancanza di rispetto del consiglio comunale e dell’amministrazione. «In occasione della manifestazione del 31 luglio, il consiglio comunale, all’unanimità, prometteva ai lavoratori una seduta aperta volta ad individuare celeri soluzioni per le annose problematiche che affliggono le tante realtà lavorative, pubbliche e private, della città – si legge. La gran parte dei consiglieri comunali individuavano l’Azienda Trasporti Messina come emblema d’inefficienza e malgoverno della cosa pubblica, non si è badato a sprechi quanto a demagogia e populismo di occasione, gli interventi decisi a sostegno dei lavoratori e le promesse di perentorie inversioni di rotta con le dinamiche del passato, avrebbero fatto impallidire il più convinto dei rivoluzionari. Fin qui le parole, passiamo ai fatti: Mentre il consiglio comunale si dedica alle “meritate- ferie, in Atm non si accenna a pagare gli stipendi che i lavoratori attendono dall’1 agosto e sono stati riconosciuti neanche i rimborsi fiscali relativi alla dichiarazione dei redditi dell’anno 2007».

Ma non è tutto, perché oltre il danno c’è anche la beffa. «Dai lavoratori senza stipendio – scrivono i quattro – si pretendono interventi straordinari per far fronte alle emergenze della stagione estiva. Si giunge all’acme del paradosso se si pensa che tale richiesta è stata avanzata dal consigliere comunale Salvatore Ticonosco, che il 31 luglio prometteva fulmini di guerra contro chi avesse osato calpestare oltre i diritti dei lavoratori».

Attacco frontale contro il consigliere di -Rialzati Messina- dunque, ma anche contro l’assessore Capone: «Dimenticando l’emergenza stipendi, ha chiesto con lettera del 5 agosto all’Assessore alla Mobilità Urbana di “attivare tutte le procedure al fine di garantire la circolazione del tram fino alle ore 24,00 per tutto il periodo della Fiera, a garanzia di una buona esportazione dell’immagine della città-. Invito prontamente accolto dall’Assessore Capone e dalla dirigenza aziendale che ha disposto la rimodulazione degli orari di servizio costringendo i lavoratori, senza stipendio, a protrarre la prestazione lavorativa fino all’orario richiesto. L’inaccettabile richiesta fu avanzata ed ottenuta anche in occasione del concerto di Vasco Rossi, evidentemente le rimostranze dei lavoratori non hanno trovato adeguato riscontro. Deve essere facile garantire “una buona esportazione dell’immagine della città- agendo dalla comoda poltrona del consiglio comunale, senza chiedersi con quali risorse sono costretti a sopravvivere le famiglie dei lavoratori che ogni mese devono ricorrere alla lotta per veder riconosciute le spettanze economiche guadagnate con l’onesto lavoro e sotto l’onta della nomea di “fannulloni-.Come reagirebbero il consigliere Ticonosco e l’Assessore Capone se il prossimo mese gli fosse negato il gettone di presenza? Continuerebbero a svolgere gratuitamente il loro compito al servizio dei cittadini? Se no, evitino di chiedere ad altri sacrifici che loro non farebbero mai. Se si, comincino a rinunciare alle loro spettanze per pagare i lavoratori dell’ATM, sarebbe un ottimo esempio per contribuire fattivamente “ad esportare una buona immagine della città-».

Infine le accuse all’Amministrazione Comunale: «Piuttosto che richiedere prestazioni straordinarie quando non si riesce a pagare l’ordinario, l’Amministrazione, effettiva proprietaria dell’ATM, dovrebbe preoccuparsi di sanare l’attuale degrado e trasformare l’Azienda da serbatoio di voti e poltrone politiche, a vettore efficiente del Trasporto Pubblico da garantire ai cittadini che pagano le tasse».

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