In una nota il sindacato motiva la decisione di non prendere parte alla protesta

Sebbene l’Amministrazione del Consorzio Autostrade Siciliane è in forte ritardo circa la presentazione di un adeguato piano di potenziamento dei servizi, di abbattimento dei costi ed ottimizzazione delle risorse umane disponibili, l’UGL non condivide le rivendicazioni di CGIL, CISL e UIL in merito allo sciopero programmato per il 19 novembre prossimo.

– E’ palese la natura ‘politica’ di questo modo di fare -scrive il sindacato-, dal momento che i problemi che dette sigle ritengono di voler risolvere con l’azione di forza, non sono altro che l’effetto della politica del -lasciar fare- della gestione commissariale. I nuovi amministratori devono certamente risolvere gli sconquassi consentiti sulla pelle dei lavoratori nell’immeditato passato, quando la triplice non scioperava! E’ fondamentale ripartire da un azzeramento di tutte le anomalie che gravano pesantemente sul bilancio dell’Ente tra l’indifferenza generale. Il criterio della funzionalità deve caratterizzare la necessaria e non più differibile azione di riforma dell’Amministrazione Minardo. Da un lato vedremo quale credibilità saprà conquistarsi sul campo la triplice e se la base la seguirà nello sciopero di 24 ore. Dall’altro verificheremo la forza anche politica dell’Amministrazione Minardo. Se saprà resistere alla minaccia di sciopero e se sarà in grado di raccogliere una sfida certamente pesante e misurandosi su problematiche di ampio respiro, generali e mai particolaristiche. Se dovesse passare la scellerata linea di CGIL, CISL e UIL per l’Ente, già colpito da dissesto, sarebbe la fine. L’Amministrazione Minardo ha il dovere di proporre e portare avanti una seria e credibile alternativa per il rilancio. L’UGL è stata sempre pronta al dialogo e chiede urgentemente un incontro.-