Oggi in programma un nuovo incontro
“La decisione della risoluzione del contratto di appalto assunta dall’Amministratore delegato della società Gesenu con nota del 19 novembre è inaccettabile e provocatoria – dichiarano Clara Crocè Segretario Generale della Fp Cgil e Nino Triglia Segretario di settore- e denota una scarsa considerazione sia verso i lavoratori sia delle loro rappresentanze”.
Per i rappresentanti sindacali la diffida inoltrata all’Ato 2 ad assumere alle sue dipendenze quanto prima e non oltre il 30 novembre, il personale e tutti i servizi, non coinvolge solo i dipendenti della Gesenu ma anche i lavoratori in servizio presso le cinque ditte subappaltatrici e i dipendenti ex comunali. “Siamo di fronte ad un’intollerabile forzatura che la Fp Cgil – affermano Crocè e Triglia- contrasterà in ogni sede sia per i metodi utilizzati sia nel merito. L’intimazione diretta all’Ato 2 appare al di fuori di ogni regola e in palese violazione delle norme contrattuali vigenti in materia. Appare utile ricordare ai vertici della Gesenu che il contratto collettivo di lavoro regola il passaggio dei lavoratori nei casi di scadenza di contratto di appalto o interruzione dell’appalto. – sostengono Clara Crocè e Nino Triglia- e impone alle parti in causa l’obbligo di convocare in tempo utile le Organizzazioni Sindacali territoriali e aziendali per assicurare la continuità occupazionale dei lavoratori”.
La Fp Cgil nell’incontro in programma oggi presso la sede dell’Ato Me 2 , affronterà con grande fermezza il gravissimo problema che non riguarda solo i lavoratori, anche il cittadini dei Comuni interessati. “Se tutti gli attori in causa Ato 2 – Commissario Regionale ad Acta – Gesenu, non dovessero trovare un’immediata soluzione al problema, – concludono – il Sindacato e tutte le maestranze metteranno in campo eclatanti manifestazioni di protesta e tutte le strategie atte a garantire la continuità occupazionale ai lavoratori e la continuità del servizio ai cittadini”.
