I consiglieri comunale e di Quartiere Guerrera e Biancuzzo si chiedono che fine abbiano fatto i 408 mila euro finanziati ben sei anni fa
Che fine hanno fatto i 408 mila euro per la messa in sicurezza del versante roccioso di Acqualadroni, finanziati per un progetto comunicato dagli uffici ben sei anni fa? A segnalare l’ennesimo dissesto, ma anche l’ennesimo ritardo, sono il consigliere comunale Domenico Guerrera e il consigliere della VI Circoscrizione Mario Biancuzzo. Dai costoni di roccia friabile, infatti, che costeggiano e sormontano la strada comunale che collega il villaggio Acqualadroni con la strada statale 113, si riversa costantemente del pietrame di varia pezzatura, che ostruisce la carreggiata stradale, rendendo pericoloso per la pubblica incolumità il transito sia veicolare che pedonale.
«Considerato l’arrivo della stagione invernale – affermano i due – e che il fenomeno franoso, è più accentuato in tale periodo per effetto dell’erosione delle acque piovane, che prive di regimentazione, si riversano lungo il costone causando la caduta di massi di notevoli dimensioni che mettono in pericolo l’incolumità di quanti quotidianamente percorrono la strada, visto che la tortuosa strada è l’unica via di accesso e di fuga al villaggio balneare della zona nord e, per evitare che quanto accaduto il 26 agosto 2008, allorché una ragazza in sella ad uno scooter è stata ferita seppur in modo lieve da un frammento di roccia, chiediamo interventi per la messa in sicurezza del costone roccioso, previa la verifica della stabilità dello stesso, e lo sgombero del materiale giacente lungo la carreggiata stradale che ostruisce il passaggio degli autoveicoli».
Tutti buoni motivi per chiedersi e per chiedere al sindaco e all’assessore alle Manutenzioni Pippo Isgrò quale sia «l’iter relativo alla progettazione per un importo di 408 mila euro per la messa in sicurezza del versante roccioso, così come comunicato con nota del 22 settembre 2004 a firma del direttore di Sezione e del dirigente del dipartimento Manutenzione Straordinarie Strade».
