Il piccolo, 8 anni, nel disastro di Giampilieri ha perso tutti i suoi affetti ad eccezione del papà, sopravvisuto con lui alla furia del fango
Come si può spiegare ad un bambino di 8 anni che quel brutto nubifragio e la frana che ne è seguita, a cui ha assistito col padre, gli ha in un attimo cambiato la vita?
Gli ha portato via la mamma?
E’ veramente difficile.
Quanto accaduto risulta incomprensibile per un adulto figuriamoci per un bambino, che dovrebbe crescere nella sua innocenza al riparo dai problemi dei grandi, dai lutti, dalla morte, dalla disperazione, dalle difficoltà, dalle inefficienze, dal disinteresse politico.
Questi non sono problemi che dovrebbero riguardare un bambino, eppure un bambino di nome Anselmo si dovrà sforzare di capire.
A solo 8 anni capire perché quella sera, in cui pioveva forte, e lui con il papà non riuscivano a tornare a casa…proprio in quei momenti la sua mamma, la sorellina Ilaria, e la nonna sono rimaste vittime della frana, che ha distrutto la loro casa.
Danny, nei primi giorni, era stato tenuto all’oscuro della drammatica fine della mamma, il padre ha cercato di preservarlo, temporaneamente, dal dolore con cui lui, invece, faceva già i conti, nella disperazione di aver perso la moglie, e la propria bimba di 4 anni, Ilaria.
Ma Danny ha scoperto tutto; trovandosi a casa di amici di famiglia, davanti alla tv, rimasta per errore accesa sul tg, il piccolo ha sentito che il corpo della sua mamma era stato estratto morto dalle macerie.
Scoppiato in un pianto disperato, il piccolo è stato assistito, fin da subito, dalle volontarie della Croce Rossa, ad una in particolare, di nome Stella, ha espresso il suo desiderio.
«Tu che ti chiami Stella saresti capace di farmi volare in cielo così sono più vicino alla mia mamma?» le ha chiesto il piccolo.
Impossibile restare insensibili davanti ad una richiesta simile. Così ieri il desiderio è stato esaudito: Anselmo ed un suo amichetto sono saliti su un un elicottero HH3F che ha sorvolato le zone della tragedia.
Un giro durato tre quarti d’ora circa, durante il quale il piccolo Danny ha fatto commuovere tutti i presenti del velivolo, equipaggio e due crocerossine -che hanno accompagnato i bambini – quando, rivolgendo lo sguardo verso l’alto, ha mandato qualche bacetto alla mamma, alla sorellina, alla nonna. Da lassù il bambino ha avuto l’impressione di sentirsi più vicino alla mamma; ammutolito per qualche minuto, è stato, sapientemente, distratto dal comandante, Luca Tonello, che lo ha preso con sé, al posto di pilotaggio, consentendogli di tenere per un po’, naturalmente sotto il suo diretto controllo, i comandi dell’elicottero.
A fine volo il fratellino di Ilaria ed il suo amichetto hanno ricevuto dal comandante un attestato per aver «con coraggio ed entusiasmo effettuato il primo volo con elicottero HH3F».
Una storia, un’altra storia, l’ennesima legata ad una tragedia che non è finita e che lascerà il segno nella vita di molte persone…in questo caso nella vita di un bambino di 8 anni: Danny Anselmo.
