Non cessa l’attività di bonifica lungo la SS113. Sul litorale nord presenti anche 8 unità dell'Ato3 impegnate con gli uomini della Municipale. Sensibili miglioramenti sul fronte della raccolta differenziata
Come anticipato sulle pagine di Tempostretto.it attraverso un’ampia e dettagliata documentazione fotografica fornitaci da Messinambiente (vedi correlato), procede l’attività di lotta e repressione al fenomeno delle discariche abusive lungo tutta la statale 113, fino al limite con il territorio comunale di Villafranca. Le zone interessate ai controlli sono nello specifico quelle comprese tra Ganzirri e Ponte Gallo, Acqualadroni, Faro, Mortelle, Spartà, Marmora, Rodia, Ortoliuzzo.
Gli operatori di Messinambiente, come specificato dal direttore generale Armando Di Maria, hanno gia effettuato 74 interventi bonificando 56 discariche abusive, alcune delle quali si sono riformate nell’arco di soli tre giorni, richiedendo pertanto un maggiore sforzo di uomini e mezzi. Un fenomeno, quest’ultimo, che si riscontra particolarmente nelle aree del confine comunale e che avvalora dunque la tesi, anch’essa già prospettata dal direttore generale, che i maggiori quantitativi di rifiuti provengono da altri comuni della provincia. Tesi del resto supportata dai numeri che denunciano un ingiustificato aumento dei rifiuti prodotti nel territorio comunale di Messina, passato da 320 a 400 tonnellate quotidiane.
Necessario dunque rafforzare ulteriormente l’attività di controllo attraverso un impiego sinergico di tutte le forze disponibili. Da qualche settimana anche l’Ato3 ha messo a disposizione otto unità del proprio personale che affiancano gli uomini della polizia municipale nell’attività di repressione del fenomeno lungo la riviera nord, cuore della movida notturna durante la bella stagione. Un invito alla collaborazione viene per questo rivolto da Di Maria anche ai rappresentanti delle istituzioni provinciali che, a vario titolo, hanno competenza e pertinenza anche fuori dei confini del comune di Messina.
Importanti novità arrivano anche sul fronte della raccolta differenziata. Come più volte, ribadito, infatti, la città dello Stretto, che fino a qualche settimana fa, in tema di differenziata, si attestava su un poco incoraggiante 5%, sembra abbia fatto notevoli passi in avanti, e ciò grazie anche all’apertura delle isole ecologiche il cui utilizzo, secondo quanto evidenziato dal direttore generale della società, sta pian piano diventando un abitudine dei cittadini. E tuttavia facendo un giro per la città, le impressioni sembrano ancora essere diverse e purtroppo non incoraggianti, e ciò a causa dell’ancora prevalente mancanza di una seria coscienza civia. Quel conta tuttavia sono i numeri, ancor di più con l’entrata in vigore della nuova normativa regionale che impone il raggiungimento del 20% di raccolta differenziata per ciascuna comune, pena pesanti sanzioni, compreso il commissariamento dell’ente. Per Palazzo Zanca si prospetta dunque un’impegnativa corsa contro il tempo.
(immagini estrapolate dal dossier fotografico fornito da Messinambiente)
