Domani sciopero nazionale contro la manovra correttiva del Governo. Prevista una manifestazione regionale a Palermo

Domani sciopero nazionale contro la manovra correttiva del Governo. Prevista una manifestazione regionale a Palermo

Domani sciopero nazionale contro la manovra correttiva del Governo. Prevista una manifestazione regionale a Palermo

giovedì 24 Giugno 2010 - 09:25

Anche la provincia di Messina si mobilita: 20 pullman e oltre 1000 partecipanti.

“Una manovra correttiva che comporterà una perdita dello 0,5% del Pil nei prossimi tre anni e che dopo avere tagliato fondi alla ricerca, alle scuole, agli enti locali, obbligherà comuni e regioni ad aumentare le tasse”. Così Lillo Oceano, segretario generale della Cgil di Messina, sintetizza i motivi alla base dello Sciopero generale indetto dal sindacato di Epifani per domani. “Uno sciopero di 4 ore che in Sicilia è stato portato a 8 per decisione delll’Esecutivo regionale Cgil che ha così voluto denunciare la situazione di grave difficoltà economica e occupazionale dell’isola”, spiega Oceano.

Domani mattina, in concomitanza con lo sciopero, a Palermo ci sarà un corteo cittadino che partirà da piazza Croci e si concluderà davanti al teatro Massimo con il comizio della segretaria nazionale della Cgil, Vera Lamonica.

Dalla provincia di Messina è prevista una massiccia partecipazione con mezzi propri e con i 20 pullman organizzati dalla Cgil che partiranno dalle principali località del territorio.

Solo ieri, durante la Conferenza Stato-Comuni, i sindaci di tutta Italia avevano manifestato davanti al Senato contro la manovra che taglia loro oltre 14 miliardi di euro mettendo a serio rischio bilanci e attività. “Il 60% della manovra è costituito da tagli agli enti locali, e infatti già si parla

della reintroduzione di una tassa sugli immobili. Un fatto – osserva Oceano- che, dopo i tagli ai precari della scuola e della pubblica amministrazione, si tradurrà necessariamente in una contrazione dei servizi pubblici, sanità, scuola, trasporto pubblico,assistenza ai disabili, ai bisognosi e colpirà ancora una volta i ceti medio-bassi e i lavoratori dipendenti. Mentre nulla si fa contro l’evasione fiscale”.

“Per un territorio come il nostro già povero di risorse, per una città come Messina già sull’orlo del dissesto finanziario, questa manovra è davvero una pietra tombale sul futuro dei nostri figli e della nostra economia”, conclude Oceano.

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