Vi sarebbe la velocità all’origine degli incidenti che giovedì scorso hanno causato la morte di due giovani di 20 e 25 anni.
A queste conclusioni sono giunti gli uomini della sezione infortunistica della Polizia Municipale che stanno lavorando sugli incidenti mortali di Casabianca ed a Galati per ricostruire dinamica e responsabilità.
Non vi sarebbero molti dubbi per lo scontro frontale di giovedì notte nel quale ha perso la vita il polacco Marcus Dobroschenko, 20 anni.
Secondo gli investigatori il giovane procedeva ad alta velocità ed avrebbe perso il controllo della macchina tanto da finire completamente nella corsia opposta. La Fiat Uno, condotta da Dobroshenko, era ben al di là della linea di mezzeria quando è sopraggiunto il Land Rover Freelander alla cui guida si trovava Domenico Maimone, 21 anni. Nell’impatto il polacco è morto sul colpo. Secondo la Polizia Municipale, il conducente della Land Rover non avrebbe responsabilità nella dinamica dell’incidente e, infatti, il giovane non è stato iscritto nel registro degli indagati.
Il sostituto procuratore Adriana Sciglio ha disposto il sequestro dei due mezzi.
Meno lineare la dinamica dell’incidente mortale di Galati nel quale ha perso la vita il centauro Antonio Gemelli di 25 anni.
Il giovane di Camaro Inferiore viaggiava su una Suzuky 1000 che poco prima gli era stata presata da un amico. Gemelli procedeva da nord verso sud sulla SS 114 mentre la Ford Fiesta, condotta da Maria Rosa Maimone, 20 anni, proveniva da sud e stava svoltando per immettersi nella bretella che conduce alla stazione ferroviaria di Galati. Per cause da stabilire la moto ha centrato in pieno la Fiesta e Gemelli è stato catapultato ad diversi metri di distanza. In questo caso il sostituto Adriana Sciglio, come atto dovuto, ha iscritto nel registro degli indagati, per omicidio colposo, la ragazza che si trovava alla guida della Fiesta e che è rimasta praticamente illesa.
