Una gran folla di amici, colleghi di lavoro, compagni di mille battaglie sindacali hanno partecipato al Duomo ai funerali di Matteo Cucinotta (nella foto con la figlia Valeria e la moglie Lucia Natoli).
Il responsabile della sicurezza della CGIL è la sesta vittima del rogo all’agriturismo -Il rifugio del falco- di Patti nel quale, il 22 agosto scorso, persero la vita anche la moglie Lucia Natoli, la suocera ed il fratello Costantino. Accanto al feretro la figlia Valeria, 21 anni unica sopravvissua della famiglia all’incendio e l’anziana madre di Cucinotta che ha assistito alle esequie sopraffatta dal dolore. Poche, invece,le autorità presenti. C’era il sindaco di Patti Giuseppe Venuto ed il deputato regionale Filippo Panarello, poi basta. Nell’omelia, don Francesco Pati, parroco di Camaro Inferiore ed amico di famiglia dei Cucinotta, ha ricordato la figura di Matteo: -Un combattente che amava la lotta e l’impegno a difesa del lavoro, della sicurezza e dell’ambiente. Un esempio per la figlia Valeria così come lo è stato la mamma Lucia Natoli-. Commovente il ricordo del segretario generale della CGIL di Messina Franco Spanò: -Era un guerrigliero –ha detto Spanò- ma aveva un sorriso ed una parola buona per tutti. Memorabili resteranno le battaglie sindacali alla Centrale Enel di S.Filippo del Mela, gli ideali dei diritti e della tutela della sicurezza ma anche la volontà di modificare i rapporti di lavoro-. Poi Spanò ha ricordato la protesta di Matteo dall’alto delle ciminiere della centrale, i sit-in, gli scioperi della fame che gli costarono anche un accoltellamento. Ma Spanò è intervenuto con vigore anche sui drammatici fatti del 22 agosto scorso chiedendo a gran voce giustizia: -Bisogna evitare che quel rogo bruci questa nostra richiesta perchè non può esserci fatalità in quello che è successo a Patti ma precise responsabilità che vanno perseguite-. Quindi un breve saluto di Francesco Mantarro, intervenuto a nome dell’ARS. Al termine della messa il feretro è stato portato a spalla dai colleghi della Centrale di S.Filippo.
