L’inchiesta sugli esami facili alla facoltà umanistica dell’ateneo messinese, il cosiddetto -Caso lettere- si è chiuso oggi in primo grado con la condanna a tre anni e pena condonata per Lorenzo Costantino, l’impegato universitario. per cui l’accusa, lo scorso 21 giugno, aveva chiesto la condanna a 4 anni.
Tra il 1996 ed il ’98, Costantino, impiegato della facoltà, era stato sorpreso a falsificare i voti degli esami per alcune studentesse, in cambio di vari favori e qualche assegno. Falso di pubblico ufficiale, soppressione di atti, corruzione, falso legato ai documenti informatici, le accuse in parte prescritte. L’avvocato Carlo Autru Ryolo ha assistito Lorenzo Costantino.
