Arcangelo Settimo è il proprietario dell'auto sulla quale il ventenne è stato sequestrato ed accoltellato
La Squadra Mobile ha chiuso il cerchio attorno agli autori del sequestro e del tentato omicidio del ventenne di Giostra, ferito con una decina di coltellate venerdì mattina sui Colli Sarrizzo.
In manette è finito Arcangelo Settimo, 29 anni il proprietario della Lancia Y sulla quale era stato caricato il giovane e condotto a Musolino.
Poche ore dopo il fatto di sangue gli agenti della Mobile avevano già arrestato Giuseppe Cannavò, 22 anni, sorvegliato speciale, di Camaro San Luigi, Giovanni De Luca, 18 anni, Rione Cannamele, con precedenti per rapina e Giuseppe Marotta, 42 anni, anche lui noto alle forze dell’ordine.
I quattro venerdì mattina hanno bloccato V.E.S., precedenti per rapina e furti, mentre viaggiava sul suo ciclomotore in viale Regina Margherita. Lo hanno tramortito con un colpo di cric, trascinato sull’auto e condotto a Musolino dove, secondo la ricostruzione della Polizia, De Luca lo avrebbe colpito con una decina di coltellate al collo.
Poi avrebbero abbandonato il corpo vicino ad una casa cantoniera abbandonata decisi a ritornare per bruciarlo. Ma il giovane non era morto. Quando si è ripreso ha chiesto aiuto ed è stato soccorso prima da una guardia forestale e poi da un medico di passaggio.
Il suo racconto ma anche le sue frequentazioni hanno consentito agli investigatori della Mobile di risalire a tre dei suoi aguzzini, sorpresi in via Roosvelt sotto casa di Marotta. De Luca aveva ancora i pantaloncini sporchi di sangue.
Secondo la Polizia si sarebbe trattato di un regolamento di conti nell’ambito dello stesso gruppo per la gestione degli affari illeciti. Forse V.E.S non era più ritenuto affidabile dagli “amici- ed andava eliminato.
