Giù le mani dalle guardie mediche

Giù le mani dalle guardie mediche

Giù le mani dalle guardie mediche

venerdì 27 Giugno 2008 - 09:36

Lo Snami proclama lo stato di agitazione permanente. Preoccupazione per Santa Teresa di Riva

Posti di lavoro in meno e abbassamento del livello dell’assistenza sanitaria. Questi i punti che il sindacato nazionale autonomo medici italiani (Snami) ha rinfacciato oggi, con un comunicato del Consiglio regionale, e al Decreto 2161/08 dell’Assessorato regionale alla Sanità: -Dismissione di presidi di continuità assistenziale-. Secondo i criteri contenuti nel Decreto sarebbero 14 i presidi da chiudere nella provincia di Messina a partire dall’1 luglio.

Lo Snami ha proclamato lo stato di agitazione permanente, sostenendo che la decisione, oltre a provocare i danni già esposti, è stata presa senza un preventivo confronto, come prevedono le più elementari norme democratiche di contrattazione sindacale, al fine di stabilire i criteri di riqualificazione e stabilizzazione della medicina del territorio. Il sindacato, quindi, chiede il rispetto dei precedenti accordi intercorsi con l’Assessorato (mantenimento degli attuali presidi in cambio del risparmio derivante della riduzione delle unità operanti in ciascun presidio e l’abolizione della Guardia medica Turistica); l’immediata revoca del Decreto, e la contemporanea riapertura di un tavolo tecnico per un costruttivo confronto tra parte pubblica e sindacati.

Intanto, il responsabile del settore regionale emergenza territoriale dello Snami, Nino Grillo, ha puntato l’attenzione sulla Guardia medica di Santa Teresa di Riva, inserita nell’elenco di quelle che hanno i requisiti per essere eliminate. In una richiesta d’incontro rivolta al direttore generale dell’Asl 5, Salvatore Furnari, incaricato di stilare la lista, l’esponente sindacale ha fatto notare che la presenza nel medesimo territorio di Santa Teresa di un Punto territoriale di Emergenza, che renderebbe la Guardia medica eliminabile secondo la Direttiva 2161, non è sufficiente a garantire il livello minimo del servizio.

Il Pte, infatti, è stato già dichiarato dalla stessa Asl 5 superfluo, proprio per la vicinanza con la Guardia medica. Inoltre lavora in condizioni di disagio, di carenza di personale e, infine, è previsto che siano chiusi nelle ore notturne.

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