Giudizio immediato per l'avvocato che confezionava false sentenze

Giudizio immediato per l’avvocato che confezionava false sentenze

Giudizio immediato per l’avvocato che confezionava false sentenze

lunedì 28 Giugno 2010 - 14:00

L'avvocato catanese Maurizio Valerio sara' processato il 12 novembre prossimo. Durante le indagini la Polizia ha scoperto nuovi casi di falsi processi

Sarà processato con il giudizio immediato l’avvocato catanese Maurizio Valerio, 48 anni arrestato dalla Polizia nel gennaio scorso con l’accusa di aver “confezionato” alcune sentenze.

Il gip Maria Teresa Arena ha accolto la richiesta avanzata dal Pm Fabrizio Monaco ed il processo è stato fissato per il 12 novembre prossimo davanti al giudice monocratico. La vicenda dell’avvocato Valerio destò enorme scalpore ma negli ultimi mesi gli investigatori della sezione di Pg hanno scoperto altre false sentenze.

A fare venire a galla il caso era stato un ferroviere che aveva vinto una causa di lavoro. Ma quando si trattò di far valere i propri diritti si accorse di avere in mano solo un foglio di carta senza alcun valore. Quella sentenza era stata scritta dal suo legale, l’avvocato Valerio, e non risultava in nessun ufficio del Tribunale del Lavoro di Catania. La sentenza riportava in calce anche la firma del presidente del Tribunale risultato del tutto estraneo alla vicenda.

Ma Valerio avrebbe ingannato anche altri clienti. L’avvocato si recava nelle cancellerie del Tribunale e si procurava vecchi fascicoli. Si trattava di processi ormai definiti e così lui si limitava a modificare i documenti al computer. Sfruttava così timbri e firme dei magistrati e modificava di volta in volta il nome del cliente. Erano quasi tutte cause contro l’Inps o altri enti pubblici che erano state perse. L’avvocato Valerio presentava il falso ricorso e poi si limitava a chiedere piccola somme che variavano fra 500 e 3500 euro. Quindi confezionava gli atti dei falsi processi con i quali aggiornava di volta in volta i clienti. Più volte gli era andata bene fino all’ultimo caso, quello del ferroviere, che non ci ha visto chiaro ed ha voluto approfondire la vicenda conclusasi con l’arresto dell’avvocato.

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