Goletta verde è in città per trasmettere i dati sul nostro mare

Goletta verde è in città per trasmettere i dati sul nostro mare

Goletta verde è in città per trasmettere i dati sul nostro mare

lunedì 13 Agosto 2007 - 10:24

Dalle prime rilevazioni i nostri litorali godono di discreta salute. Non si può dire altrettanto della costa milazzese

La nave di Goletta verde (nella foto) è arrivata sullo stretto stamane ed ha attraccato al porticciolo turistico di Nettuno. La più grande associazione ambientalista,ogni estate viaggia lungo le nostre coste per difendere il mare e informare in tempo reale chi vive nelle località balneari e chi ci va in vacanza sulla qualità delle acque di balneazione.

Anche quest’anno i laboratori mobili accompagnano da terra il viaggio di Goletta Verde prelevando e analizzando circa 500 campioni. Goletta verde è l’appuntamento dell’estate più atteso da quanti hanno a cuore il futuro e la salute del nostro mare e hanno voglia di conoscerne le politiche di tutela, di informarsi sulle aree marine protette e sulla difesa della biodiversità, di parlare di pace e cooperazione, di turismo responsabile o di lottare contro l’illegalità e gli scempi ambientali.Nei porti dove fa tappa la campagna ambientalista, si stila un ricco calendario di manifestazioni, dibattiti e feste dove farà incontrare tutti quelli che sono dalla parte del mare. Ed oggi ha presentato i dati anche a Messina.“Il litorale messinese – commenta Salvatore Granata, segretario di Legambiente Sicilia – nei punti fotografati da Goletta Verde, si presenta, tutto sommato, in condizioni migliori rispetto agli anni precedenti. Sono ancora troppi però, i tratti di spiaggia interdetti alla balneazione dal decreto dell’assessore regionale alla sanità per l’inquinamento accertato, conseguenza della carente depurazione dei reflui fognari. Sei km a Messina, oltre 2,5 a Barcellona-. Su venti punti di rilevazione, sedici sono risultati non inquinati (all’interno, cioè, delle norme fissate dal Dpr 470/82), tre sono stati considerato -leggermente inquinati- (Santo Stefano di camastra, Torrenova e Capo Milazzo), mentre la località Tono di Milazzo é stata contrassegnata da un pesantissimo -fortemente inquinato-, con parametri dieci volte superiori ai limiti stabiliti, guadagnando così la maglia nera del litorale della provincia messinese. Si è parlato anche della grave vicenda che ha visto protagonista il mare di Milazzo, con dati a dir poco allarmanti. Secondo Legambiente del Tirreno, si tratta di un vero e proprio crimine contro l’ambiente contro il quale l’associazione non avrà remore a costituirsi parte civile nel processo contro i responsabili. Si dovrà intervenire al più presto.

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