L'arresto di Mohamed Elbuare è avvenuto in nottata. Alla base dell'aggressione motivi passionali
Motivi passionali alla base dell’arresto del ventottenne marocchino Mohamed Elbuare per lesioni aggravate e porto di oggetti atti ad offendere. Ad arrestare l’uomo sono stati stanotte gli agenti dell’ufficio prevenzione generale insieme ai colleghi della Polfer, intervenuti nel piazzale esterno della Stazione Centrale dove è scoppiata la rissa. Il ventottenne con una bottiglia di vetro continuava a colpire alla testa un ucraino, quando alla vista degli agenti l’uomo ha provato a fuggire, ma è stato bloccato poco dopo da una volante. Subito perquisito è stato trovato in possesso della bottiglia, ancora sporca di sangue, con cui poco prima aveva malmenato l’altro uomo, e di due coltelli. Da una prima ricostruzione sembra che la lite fosse scaturita poiché il marocchino aveva importunato e malmenato una donna ucraina e che il suo compagno, un connazionale senza fissa dimora, fosse intervenuto per difenderla, riuscendo ad ottenere solo un vistoso taglio alla testa, che è stato medicato e giudicato guaribile in 10 giorni. Per l’arrestato, che è responsabile anche di aver violato la normativa sul soggiorno degli stranieri in Italia, oggi il rito direttissimo.