Inchiesta caos elettorale: Siciliano in Questura e Prefettura per accelerare le indagini

Inchiesta caos elettorale: Siciliano in Questura e Prefettura per accelerare le indagini

Inchiesta caos elettorale: Siciliano in Questura e Prefettura per accelerare le indagini

venerdì 20 Giugno 2008 - 12:51

Accompagnato dai Carabinieri ha chiesto chiarimenti su alcuni aspetti della vicenda

Sono trascorsi quattro giorni ma le operazioni di spoglio sono ancora aperte. Una vergogna tutta messinese sulla quale il procuratore aggiunto Pino Siciliano sembra deciso ad andare fino in fondo nella ricerca di responsabilità penali. Stamani, per affrettare i tempi, si è recato in Questura e poi in Prefettura, accompagnato da quattro uomini della sezione di polizia giudiziaria dei Carabinieri. Ha chiesto che venga impressa un’accelerazione alle indagini e spiegazioni su alcune anomalie denunciate nei tanti esposti presentati. Il primo quello dei candidati della lista “Voce- Elio Sauta e Carmelo Conti che chiedono una verifica delle schede. Ma esponenti del centrosinistra hanno già presentato ricorsi in Procura sui dati complessivi forniti da 100 sezioni sulle 254 complessive.

Chiedono agli inquirenti che venga accertato se, alla base dei ritardi nello spoglio e delle incongruenze, vi siano errori o dolo cioè la volontà di alterare il risultato elettorale. In questo caso toccherà alla magistratura verificare se sia stato determinante per determinare il risultato finale ed evitare, nel caso della corsa a sindaco di Messina, il ricorso al ballottaggio fra Buzzanca e Genovese.

In effetti dubbi e sospetti stanno accompagnando le operazioni di scrutinio. Non può essere considerata normale la sostituzione all’ultimo momento di 73 presidenti di seggio né la scoperta che il candidato Gaetano Beneventano ha preso parte alla competizione elettorale in ben due liste: Forza Azzurri di centrodestra e Con Francantonio per Messina di centrosinistra. E nessuno nella commissione elettorale circondariale e nelle sottocommissioni se ne sia accorto. Siciliano intende scoprire come sia possibile che in molti seggi il numero dei voti espressi sia superiore al numero dei cittadini iscritti a votare in quella sezione o che siano stati consegnati dai presidenti di seggio verbali in bianco o incompleti. Il procuratore aggiunto ha incaricato la Digos, la sezione di PG dei Carabinieri, la Polizia Municipale e l’ufficio elettorale di Palazzo Zanca di inviargli delle dettagliate relazioni su tutto quanto è accaduto in questa incredibile tornata elettorale. Ieri Siciliano aveva ascoltato il dirigente del Dipartimento elettorale del Comune Carmelo Altomonte che ha addebitato all’inesperienza dei presidenti dei seggi ed alla scarsa preparazione degli scrutatori il caos esploso lunedì pomeriggio. Ma è difficile credere che ci sia solo questo alla base di uno scandalo di portata così vasta. L’unica cosa che i cittadini possono chiedere a gran voce a questo è che vengano accertate con chiarezza le responsabilità. E che, per una volta, chi ha sbagliato in maniera così grave paghi le sue colpe senza concessioni di aiuti o scorciatoie.

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