...E intanto il reparto, come la Cardiologia , è a rischio allagamento

…E intanto il reparto, come la Cardiologia , è a rischio allagamento

…E intanto il reparto, come la Cardiologia , è a rischio allagamento

martedì 09 Ottobre 2007 - 10:28

Due reparti di emergenza che funzionano senza manutenzione o senza finanziamenti

Potevano rimanere schiacciati da un pannello del controsoffitto o, ancora peggio, fulminati da un cavo elettrico, ceduto insieme al tetto. Questo poteva essere il destino dei pazienti ricoverati nell’Unità di Cardiologia dell’Ospedale Papardo. Il crollo, causato da un acquazzone, ha mobilitato Vigili del Fuoco e tutto il personale clinico per bloccare l’allagamento ma, soprattutto, per mettere in salvo i degenti. In attesa del rapporto dei periti, è stata aperta l’inchiesta della Procura.

La storia della Neurochirurgia è ben diversa. Nel reparto in questione, i pazienti non possono neppure soggiornare dopo un intervento perché è chiuso. La struttura nuova di zecca, pronta da sei mesi, resta serrata a causa della carenza di organico specializzato. “Ma l’aspetto più assurdo è che le mura ed i controsoffitti hanno già accolto ospiti pericolosi: le infiltrazioni di acqua-. Lo riferisce il primario del dipartimento, Francesco Salpietro, che rinuncerà al suo incarico a breve. Insomma, questa divisione, classificata “di alta specialità-, corre lo stesso rischio della Cardiologia: potrebbe allagarsi sotto un acquazzone.

“Ho documentato ogni dettaglio, sottolinea Salpietro, comprese le note dove denuncio la comparsa delle infiltrazioni. Ma non c’è stato mai alcun intervento da parte della direzione sanitaria-.

“A cosa servono, dunque, i finanziamenti, le sale di degenza se la struttura si sta degradando?-– si chiede il professore. Un degrado che attacca sotto forme diverse, con armi diverse: il passare del tempo insieme a cumuli di polvere ed umidità.

Ancora oggi, la Regione e l’amministrazione aziendale bloccano l’accesso della Neurochirurgia con una catena e con tanto di lucchetto.

Ma c’è di più. All’ottavo piano, dove tra l’altro sono stati trasferiti i degenti-alluvionati della Cardiologia, si nota la presenza di altre infiltrazioni di acqua. Proprio all’ingresso del reparto di Cardiochirurgia…Forse, è una svista del settore tecnico di manutenzione o forse un altro capitolo da approfondire.

(Nella foto di Dino Sturiale corridoio dismesso di Neurochirurgia)

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