Lettera anonima con minacce a magistrati messinesi ed ispettori della Squadra Mobile

Lettera anonima con minacce a magistrati messinesi ed ispettori della Squadra Mobile

Lettera anonima con minacce a magistrati messinesi ed ispettori della Squadra Mobile

giovedì 25 Febbraio 2010 - 14:23

Secondo gli inquirenti potrebbe essere una risposta alle tante operazioni contro il clan di Mangialupi. Disposto un servizio di vigilanza davanti alle abitazioni dei soggetti minacciati. La missiva recapitata al Tribunale dei Minori

Nuove minacce contro i magistrati messinesi, in prima linea nella lotta alla criminalità organizzata, e contro la Polizia. Un’inquietante lettera è stata recapitata, il 16 febbraio scorso, nella sede del Tribunale dei Minori in viale Europa. Contiene pesanti minacce contro magistrati e uomini della Squadra Mobile di Messina. Un nuovo episodio che segue di appena un mese il ritrovamento di sei bossoli di pistola attorno all’auto del

sostituto procuratore della DDA Vito Di Giorgio, parcheggiata sotto l’abitazione del magistrato in via Nuova Panoramica dello Stretto. Una vicenda che non ha avuto alcun seguito, sebbene i bossoli fossero piazzati con un certo ordine attorno all’autovettura e ritrovati mentre il magistrato si stava recando ad accompagnare a scuola la figlia di sette anni. Ora la lettera minatoria, che accusa in generale i magistrati ed i poliziotti della Mobile, che avrebbero arrestato tante persone innocenti, rovinandole insieme con le famiglie. E poi la minaccia di prendersela con loro e con i loro figli per tutte le operazioni eseguite. Gli inquirenti ritengono che la lettera possa essere stata scritta da persone vicine al clan di Mangialupi, decimato nell’ultimo anno con una lunga serie di arresti di boss ed affiliati e con sequestri di droga, armi, munizioni, denaro e beni di ogni tipo. Proprio contro i magistrati che hanno firmato queste ordinanze e contro tre ispettori della vecchia guardia della Squadra Mobile sono rivolti gli strali dello scrittore anonimo. La lettera ora è finita agli atti di un fascicolo aperto dal sostituto della DDA, Giuseppe Verzera. Le indagini puntano a trovare indizi che possano fa risalire agli autori della missiva. Intanto sotto le abitazioni dei magistrati e poliziotti raggiunti dalle minacce è stato disposto un servizio di vigilanza.

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