Del progetto di modifica si tornerà a parlare nella seduta di commissione fissata per giovedì: nell'occasione verrrà fatto il punto della situazione e si cercherà di stabilire una data di avvio degli interventi
Lavori conclusi frettolosamente e poco utili per migliorare e regolare la viabilità lungo il viale Giostra. Questa la conclusione a cui giungono i consiglieri della V circoscrizione che questa mattina hanno tenuto una seconda conferenza “all’aperto”, dopo quella di qualche settimana per la via Panormica dello Stretto, nei pressi della rotatoria realizzata in corrispondenza dell’isolato 13. I fatti risalgono al lontano 2007, anno in un cui vennero terminati, almeno su carta, gli interventi di messa in sicurezza finanziati agli inizi del 2000 con i fondi del Ministero dei Lavori Pubblici. I lavori si resero necessari per cercare di abbassare il livello di pericolosità dell’arteria cittadina, caratterizzata da incroci multipli ed immissioni di stradine laterali, dalla mancanza di attraversamenti pedonali, dalle generali condizioni di insicurezza e degrado del contesto urbano.
A distanza di quattro anni, tuttavia, la situazione del viale Giostra appare tutto fuorchè sicura. Per i consiglieri di quartiere, infatti, Il progetto elaborato dall’amministrazione, del quale venne nominato Rup l’ing.Mario Pizzino, fa acqua da tutte le parti. Come testimonia l’ampia documentazione fornita oggi dal presidente di quartiere Alessandro Russo in conferenza stampa, tante sono state le richieste e i documenti inoltrati dalla muniipalità ai dipartimenti competenti di Palazzo Zanca, e di recente anche alla Prefettura di Messina, per capire se effettivamente sia mai stato effettuato il collaudo degli interventi portati a termine. Da parte degli organi interessati, finora, solo silenzi, «eccezion fatta – afferma Russo – per qualche dichiarazioni rilasciata alla stampa in cui (nel novembre del 2009) in cui l’assessore Capone sosteneva che il collaudo dell’opera era stato effettuato da dieci giorni». Un’affermazione che per il consiglio di quartiere trova tuttavia ben poco riscontro nella realtà, data la mancata attivazione degli incroci semaforici (peraltro pericolanti), la mancata segnalazione degli attraversamenti pedonali, le pessime condizioni del manto stradale, che certo non mettono -in salvo- cittadini ed automobilisti.
Una vicenda che per il consiglio di circoscrizione sembra quasi far parte della commedia dell’assurdo. I problemi riscontrati sul viale Giostra, peraltro, non riguardano solo la mancanza di quella sicurezza che i lavori avrebbero invece dovuto assicurare, ma anche scelte viarie di dubbia opportunità. A tal proposito, tra gli accorgimenti proposti dalla municipalità, si pone in primo piano la realizzazione di un sistema di torna indietro in concomitanza delle intersezioni con viale degli Aranci/Via Tremonti Santa Chiara, l’apertura di via Seminario Estivo. Infine, non meno importante nell’ottica di recupero della zona dall’attuale condizione di degrado, la reale collocazione del verde e dell’arredo urbano.
Dati oggettivi quelli esaminati dal consiglio di quartiere, che, seppur con qualche “giustificazione”, condivide anche l’assessore alla mobilità Melino Capone – contattato al termine della conferenza – soprattutto in relazione alla scelte di viabilità. Il rappresentante della giunta “interrogato” sul tema del collaudo, ribadisce subito che esso è stato effettuato: «Quello è un problema che abbiamo superato, ora stiamo lavorando ad un progetto di modifica della viabilità della zona, soprattutto in corrispondenza della rotatoria dell’is.13. Lì la situazione è complessa, l’ipotesi che stiamo valutando è quella di permettere l’ingresso delle auto che provengono da via Palermo direttamente nella rotonda per poi consentire anche di tornare indietro» (in basso il grafico). L’assessore sembra invece non condividere il sistema di torna indietro prospettato dal consiglio di quartiere: «Non ritengo sia una strada percorribile, si complicherebbe solo la situazione e si aumenterebbe il pericolo di incidenti». Proprio rispetto alle questioni di sicurezza, chiediamo anche a Capone come mai non si sia provveduto all’attivazione dei semafori e degli attraversamenti pedonali: «Quando gli svincoli saranno terminati, il viale Giostra è da immaginare come una sorta di viale Boccetta, strada d’uscita di una bretella autostradale, dove quindi ci sarà un enorme flusso di vetture, sicuramente superiore a quello attuale. In quella fase procederemo sicuramente all’attivazione dei segnali luminosi e alla messa in sicurezza degli attraversamenti pedonali. Al momento non lo abbiamo ritenuto necessario anche perchè stiamo valutando ben quale sia effettivamente il volume di traffico». Delle modifiche previste dal progetto che hanno già avuto riscontro positivo in commissione, si tornerà a parlare nella seduta programmata giovedì per fare il punto della situazione e discutere della data di avvio degli interventi.