Messinambiente. Giovedì forse la prima giornata di sciopero. La città rischia una nuova emergenza rifiuti

Messinambiente. Giovedì forse la prima giornata di sciopero. La città rischia una nuova emergenza rifiuti

Redazione

Messinambiente. Giovedì forse la prima giornata di sciopero. La città rischia una nuova emergenza rifiuti

martedì 20 Gennaio 2009 - 08:15

Se il “nodo- stipendi non verrà risolto in tempi brevi, anzi brevissimi, i lavoratori si dicono pronti ad incrociare le braccia

Situazione sempre più complicata sul fronte Messinambiente. Il mancato pagamento degli stipendi di dicembre che ha fatto sobbalzare i lavoratori, a detta dei sindacati non è altro che il sintomo di una generale difficoltà nell’attività di programmazione dell’azienda. In sostanza la più classica delle gocce che hanno fatto traboccare il vaso e tra qualche giorno forse anche i cassonetti.

La settimana, iniziata con la proclamazione dello stato di agitazione da parte dei dipendenti della società per la raccolta dei rifiuti, potrebbe concludersi ancora peggio. Se entro domani, infatti, non giungeranno risposte e rassicurazioni sul fronte stipendi, il destino che attende Messina rischia di essere quello degli ultimi mesi: ammassi di rifiuti che, ora per un motivo ora per un altro, finiranno col ricoprire gli stessi cassonetti che dovrebbero contenerli. Proprio ora che, anche nelle zone periferiche della città, si era finito di raccogliere l’immondizia “arretrata-, quella cioè rimasta in circolo a causa della chiusura della discarica di Mazzarà Sant’Andrea per il maltempo degli scorsi mesi, che ha rallentanto non poco l’attività di prelevamento dei rifiuti.

Ma la vicenda Messinambiente rischia di apparire più complicata del previsto. All’indomani della proclamazione dello stato di agitazione da parte dei lavoratori, infatti, il presidente dell’Ato3 Antonio Ruggeri ha subito precisato la “sua- posizione, dichiarando che a Messinambiente erano stati inviati già la settimana precedente circa un milione di euro da destinare, con tutta probabilità, alla retribuzione delle spettanze. Di questi soldi tuttavia, considerando la strada senza uscita che al momento è stata imboccata, sembra non esservi traccia. Un “mistero- su cui tuttavia né lavoratori né tantomeno sindacati hanno alcuna intenzione di investigare, l’unica cosa a cui pensare è il pagamento degli stipendi così da scongiurare che Messina torni ad essere ricoperta di rifiuti.

(foto Dino Sturiale)

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