Ato 3 e Comune forniscono versioni discordanti, il sindacato chiede di capire quale sia l'interlocutore
Sulla vicenda Messinambiente e sull’avvio di pubblicazione del bando, da parte dell’Ato3, che a partire dal 2011 mette a gara, i servizi attualmente svolti dalla società di raccolta rifiuti di Nino Dalmazio, ha scatenato il panico tra i lavoratori della partecipata. A scendere in campo il segretario provinciale della Uiltrasporti Silvio Lasagni che così commenta quanto avvenuto: “Nonostante infatti le rassicurazioni del sindaco Buzzanca, proprietario della quasi totalità delle azioni, che aveva garantito, nel corso dell’ultimo incontro con le organizzazioni sindacali tenutosi a Palazzo Zanca, così come afferma la norma nazionale e regionale, la proroga del servizio sino al 31 dicembre 2011 per far sì che i Comuni di Messina, Taormina e Tremestieri Etneo, indicessero la gara per cedere almeno il 40 per cento delle quote della SpA ad un soggetto esterno e avviare un nuovo percorso di crescita e stabilità per la Messinambiente, il commissario liquidatore dell’ATO 3 ha comunicato alle organizzazioni sindacali presenti alla riunione dello scorso 3 novembre che da lì a qualche giorno avrebbe comunque pubblicato il bando per l’affidamento del servizio”.
Dichiarazioni che hanno dunque procurato allarme generale e hanno glissato le richieste del sindacato che aveva auspicato la convocazione di un tavolo tecnico unitamente alla proprietà e ai vertici di Messinambiente. “Vorremmo capire a questo punto – prosegue Lasagni – chi è il nostro interlocutore. Riteniamo infatti che qualcuno stia giocando sulla pelle dei lavoratori e questo proprio non lo possiamo accettare. Mentre l’Ato 3 e il Comune forniscono versioni discordanti, Messinambiente tace, come se la cosa non interessasse i vertici dell’azienda. Ricordiamo a tutti – conclude il rappresentante della Uil – che la durata dei servizi affidati alla Messinambiente è strettamente legata alla durata della società e che tale durata scade nel 2025 e che, nonostante alcune carenze e moltissime difficoltà, in questi anni il servizio è stato garantito e numerosi sono stati i progetti realizzati e autorizzati. Chiediamo quindi l’immediato intervento del Sindaco, della Giunta e di tutto il Consiglio Comunale, affinché vengano avviate le procedure per la cessione delle quote della società e sia accelerato l’iter per la realizzazione della discarica di Pace, che da sola, comporterebbe un risparmio di circa 6 milioni di euro nella gestione dei rifiuti, nonché la convocazione del tavolo tecnico di cui sopra”.
