“Mettiamo in sicurezza il territorio”: convegno organizzato dalla Cgil. All'inziativa prenderanno parte tecnici, amministratori ed esperti

“Mettiamo in sicurezza il territorio”: convegno organizzato dalla Cgil. All’inziativa prenderanno parte tecnici, amministratori ed esperti

“Mettiamo in sicurezza il territorio”: convegno organizzato dalla Cgil. All’inziativa prenderanno parte tecnici, amministratori ed esperti

mercoledì 21 Ottobre 2009 - 08:51

Punto di partenza del dibattito un ampio dossier sulle criticità del territorio di Messina: “E’ un progetto a cui stavamo lavorando da dopo il sisma d’Abruzzo” spiega il segretario Oceano che aggiunge: “E’ necessario pensare a nuove regole che evitino il verificarsi di nuove tragedie”

“Mettiamo in sicurezza il territorio”: questo il titolo dell’incontro di giorno 23 ottobre organizzato dalla Cgil, presso la chiesa di Santa Maria Alemanna, per discutere con esperti, tecnici ed amministratori delle criticità del territorio, criticità emerse in tutta la loro gravità all’indomani del tragedia del primo ottobre.

Punto di partenza sarà un ampio dossier presentato dal sindacato ed elaborato da numerosi tecnici per sottoporre all’attenzione dei presenti le diverse proposte di intervento. ”Avevamo iniziato a lavorare a questa iniziativa – spiega il segretario generale della Cgil Lillo Oceano – all’indomani del sisma d’Abruzzo perché anche ai nostri occhi di profani appariva chiaro che a Messina c’è un problema sicurezza. Indagini, studi e anche i fatti più recenti hanno purtroppo certificato i nostri timori obbligando oggi tutti coloro che hanno responsabilità dirette e indirette, sindaci, amministratori regionali e provinciali, la deputazione, a battersi per ottenere prima di ogni altra cosa la messa in sicurezza del nostro territorio-.

In città occhi puntata sulla zona del Torrente Trapani e di Montepiselli considerate tra le aree maggiormente a rischio soprattutto in considerazione delle ultime attività di edilizia che hanno interessato quella parte collinare della città. A tal proposito il sindacalista afferma: “Si deve ripensare lo sviluppo del nostro territorio, si devono adottare criteri meccanismi e regole che impediscano il verificarsi di nuove tragedie. A partire dalla pianificazione territoriale fino alle norme sulla trasparenza degli atti”.

E dunque venerdì spazio al confronto per una giornata in cui, tra mattina e pomeriggio, si alterneranno gli interventi di esperti e rappresentanti istituzionali direttamente coinvolti nelle attività di ricostruzione post-nubifragio e di alcuni esponenti del governo nazionale originari della città dello Stretto. A prendere parola nella prima parte della mattinata saranno il sindaco di Messina, Giuseppe Buzzanca; il presidente della Provincia Nanni Ricevuto; l’ex Direttore dell’Ispettorato Forestale di Messina Giuseppe Giami; il presidente di Legambiente Sicilia, Mimmo Fontana; il segretario della Cgil Sicilia responsabile ambiente e sicurezza, Antonio Riolo; l’urbanista Marcel Pidalà che ha collaborato alla realizzazione del Dossier.

A seguire tavola rotonda moderata dal giornalista Antonio Caffo alla quale prenderanno parte l’Assessore ai lavori pubblici della Regione Sicilia, Nino Beninati; il capogruppo UDC al Senato, Gianpiero D’Alia; il giornalista della Gazzetta del sud, Lucio d’Amico; Anna Giordano del WWF Italia; il deputato regionale Filippo Panarello originario delle zone colpite dall’alluvione e Alberto Ziparo docente di Pianificazione urbanistica, esperto in tematiche ambientali.

(foto Dino Sturiale)

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