In 15 hanno trascorso la notte sul -tetto- dell'Azienda trasporti: Domenica Barbaro (Ugl): -Non ce ne andremo senza una risposta-
Non hanno abbandonato per un attimo la loro postazione di protesta neanche questa notte. Sono stati 15 i lavoratori dell’Azienda trasporti che hanno visto l’alba dalla terrazza dove da ieri pomeriggio stazionano in attesa di risposte certe sul loro futuro lavorativo. Nella tarda mattinata di oggi una delegazione s è recata dal vice-prefetto per ottenere delle rassicurazioni. Inutile il tentativo di intervento del commissario La Corte che ha invitato i dipendenti ad abbandonare la terrazza per motivi di ordine pubblico, minacciando addirittura di chiamare i Carabinieri.
In attesa dell’otto giugno dunque, giorno in cui il sindaco Buzzanca ha chiamato a raccolta i sindacati e i dirigenti dell’azienda trasporti per discutere del futuro dell’Atm, cresce la tensione tra i corridoi e gli uffici di via La Farina. Una tensione documentata fotograficamente documentata attraverso gli scatti di Dino Sturiale, (su photogallery tutte le immagini): uno dei lavoratori, come ben si vede, si è trovato sul punto di compiere un gesto estremo ma è stato bloccato dai colleghi. Poco dopo una donna per lo spavento è stata colta da malore. Attimi di panico che hanno dunque reso necessario l’intervento degli uomini della Digos.
Ma se sa da un lato c’è chi si dispera, dall’altro c’è chi cerca di far quadrare conti che, almeno allo stato attuale, non promettono nulla di buono. Del risanamento aziendale, come detto, si discuterà nel corso della convocazione fissata per giorno 8 giugno:in caso di esito negativo, le organizzazioni sindacali hanno già dichiarato l’intenzione di incrociare le braccia. Il commissario straordinario Cristofaro La Corte, ieri presente all’assemblea organizzata all’auditorium di via La Farina, ha dichiarato che è già stato firmato il decreto per il mandato di pagamento di 3.800.000 euro per il pagamento dei due trimestrali e della rata della tranvia.
Ad oggi, tuttavia, servono 1.385.551 per pagare il restante 40% delle retribuzioni di marzo con annessi contribuiti, 1.850.000 per lo stipendio di aprile e 1.850.000 per quello di maggio, per un totale di 5.085.551. Cifra che, pur contando gli 850.000.00 che il comune dovrebbe versare come contributo mensile per il mese di giugno, non può essere raggiunta: si arriverebbe infatti a 4.650.000, senza contare debiti, pignoramenti, e “varie”. Premesse non certo confortanti che fanno da sfondo ad un incontro che si preannuncia rovente. (E.Dep.)
(foto Dino Sturiale)
