L'operazione condotta della Polizia Municipale. Multato un cliente

Ancora un blitz antiprostituzione a Messina. Ma ad eseguirlo, questa volta, non è la Polizia di Stato, che ne ha già effettuati parecchi, ma la Polizia Municipale. La spiegazione è semplice. Le lucciole, non appena scesa la sera, si sistemavano davanti al Palazzo Satellite sede del Comando e della centrale operativa della Polizia Municipale.

Una situazione che non poteva più proseguire anche per l’immagine del Corpo. Ed il comandante, Calogero Ferlisi, ha ordinato il blitz.

La notte scorsa sono state fermate nella zona undici prostitute, dieci rumene ed una colombiana. Avevano quasi tutti i documenti in regola e due sole sono state trattenute in caserma. Una rumena ventiseienne, è riuscita a spiegare il perché fosse sprovvista di documenti. Ha detto che glielo avrebbe sequestrato il protettore al quale non ha ancora pagato il viaggio per raggiungere l’Italia. Una cifra per lei impossibile e che può racimolare solo battendo il marciapiede, non avendo altro lavoro.

Più complessa la posizione di una colombiana di 36 anni, anche lei priva di documenti che ha dichiarato di essere incinta. In un secondo momento ha confessato di aver raccontato il falso per evitare conseguenze . La sudamericana è stata trattenuta in caserma e nei suoi confronti è già scattata un denuncia per violazione della legge sull’immigrazione.

Gli agenti della Polizia Municipale hanno fermato in via La Farina anche un cliente, un giovane di 26 anni, scoppiato in un pianto a dirotto. Temeva che i genitori scoprissero le sue frequentazioni con le prostitute. Nei suoi confronti però gli agenti hanno elevato solo un verbale per intralcio alla circolazione.