Omicidio Micalizzi: la Corte di Cassazione annulla condanna per il presunto killer

Omicidio Micalizzi: la Corte di Cassazione annulla condanna per il presunto killer

Omicidio Micalizzi: la Corte di Cassazione annulla condanna per il presunto killer

giovedì 08 Aprile 2010 - 15:01

Antonino Cucinotta era stato condannato a 27 anni di reclusione per il delitto compiuto cinque anni fa sul viale Europa

Colpo di scena in Cassazione. I giudici della Corte Suprema hanno annullato la sentenza che condannava Antonino Cucinotta a 27 anni di reclusione per l’omicidio di Sergio Micalizzi ed il ferimento di Angelo Saraceno.

Cucinotta era stato condannato sia in primo che in secondo grado ma la Corte di Cassazione ha annullato il verdetto emesso il 20 gennaio 2009 dalla Corte d’Assise d’Appello di Messina. Cucinotta non è, dunque, responsabile dell’uccisione di Micalizzi e del ferimento di Saraceno avvenuti il 29 aprile 2005 sul viale Europa all’altezza del mercato Zaera. Decisiva la testimonianza di una ragazza, minorenne all’epoca dell’agguato mortale. Il teste ha raccontato ai giudici che all’epoca aveva una relazione con Antonino Cucinotta e che quel pomeriggio i due erano insieme. Dunque Cucinotta non poteva essere sul viale Europa a commettere quel delitto. La testimonianza della ragazza va ad aggiungersi alle dichiarazioni di Angelo Saraceno, l’uomo rimasto ferito nella sparatoria. Saraceno disse agli investigatori che la corporatura del sicario era completamente diversa da quella di Cucinotta. Quest’ultimo dopo l’omicidio di Micalizzi scappò a Milano ma non per paura di essere arrestato, come gli investigatori interpretarono dopo aver intercettato un sms inviato da Cucinotta alla moglie, ma per paura dell’inizio di una guerra fra gruppi rivali. L’omicidio Micalizzi, infatti, secondo quanto formulato dagli inquirenti, sarebbe stato eseguito da Cucinotta per vendetta contro l’uccisione del suocero, Francesco La Boccetta, giustiziato il 13 marzo 2006 mentre era fermo in auto allo svincolo di San Filippo. droga. Sulla moto con Cucinotta ci sarebbe stato Roberto Idotta, ucciso, un paio di ore dopo a Santa Lucia Sopra Contesse in risposta all’omicidio di Micalizzi. Ad incastrare Cucinotta era stato il collaboratore di giustizia Francesco D’Agostino che disse di aver appreso in carcere i particolari dell’agguato di viale Europa da Daniele Santovito e Salvatore Centorrino, affiliati al clan di Santa Lucia sopra Contesse.

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