Abbreviato a maggio per sei indagati
Comincerà il prossimo 8 luglio davanti ai giudici del Tribunale di Mistretta il processo scaturito dall’operazione Barbarossa, l’inchiesta della Dda di Messina sulle pressioni dei clan nebroidei ai cantieri dell’autostrada A20 Messina Palermo, a metà degli anni ’90.
L’udienza davanti al Gip Mariangela Nastasi si è svolta stamattina. Il Gip ha rinviato a giudizio i 12 indagati che avevano scelto il rito ordinario, che saranno giudicati dal Tribunale di Mistretta. Tra loro è stato parzialmente prosciolto, da due capi di imputazione prescritti, Tindaro La Monica. Il Gip ha poi dichiarato il non doversi procedere per i fratelli Vincenzino e Calogero Mignacca (per precedente giudicato) e Angelo Oieni (deceduto). Gli altri sei indagati che avevano scelto il rito abbreviato, invece, torneranno davanti al Gup il prossimo 26 maggio.
Ecco il dettaglio dei rinviati a giudizio: Francesco Biondo, Giuseppe Presti,Antonino Miraglia Fagiano, Giovanni Marcini , Tindaro La Monica, Gaetano Letizia, Salvatore Priola, Francesco Arcovita, Giuseppe Marino Gammazza, Sebastiano Bontempo, Sebastiano Musarra Amato, Rosario Serruto.
Saranno giudicati a maggio, invece, Santo Sciortino, Giuseppe Lo Re, Ruggero Anello, Francesco Mondello, Antonino La Monica e Michele Russo.
L’inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore della Dda, Ezio Arcadi, aveva svelato i molti episodi di intimidazione e richieste estorsive alle ditte impegnate nei lavori di completamento della autostrada, in particolare nel tratto a cavallo tra le province di Messina e Palermo. Le accuse vanno dall’associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa, estorsione, turbata libertà dell’industria e, violenza privata, sostituzione di persona, appropriazione indebita, tentata estorsione.
